Page 154 - Silvae MAggio Agosto
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coltivate, pascoli ed insediamenti, hanno causato la diminuzione di questo
          passeriforme dalla maggior parte del suo ambiente.
          In un secondo momento, l’arrivo degli europei “civilizzati” e la conseguente
          introduzione di  specie  aliene  e  di  malattie  a  cui  questi  uccelli  non  erano
          immuni, ne ha causato la scomparsa definitiva.
          Sembra un racconto dei nostri giorni, in realtà l’Akialoa di Lanai è una specie
          estinta dal 1894! Questo è solo un esempio, ma lo stesso schema si è ripetuto
          più volte.
          Si stima che oggi più del 99% delle specie apparse sul pianeta dall’inizio
          della vita si siano estinte, anche se non sempre l’estinzione è stata causata
          dall’uomo.
          Oggigiorno  è  consuetudine  sintetizzare  i  concetti  con  acronimi  per
          comunicare in modo più immediato e incisivo.
          Ecco quindi un riassunto per punti che mette in evidenza le cause che hanno
          contribuito ad una massiccia perdita di biodiversità:

                HIPPO: non è l’animale ippopotamo! Ma è un acronimo in inglese
                 che richiama alcuni eventi accaduti: perdita di Habitat, introduzione
                 di  specie  Invasive,  Inquinamento,  Popolazione  umana  e
                 Sovrasfruttamento;

                Le  TRE  OVER:  Overkill  (e  overfish,  caccia  e  pesca),  Overchill
                 (raffreddamento del clima, con cinque successive glaciazioni), Overill
                 (malattie, pesti, tubercolosi, pandemie);

                I GRANDI CINQUE: elefante africano, leopardo, rinoceronte bianco,
                 bufalo del capo e leone. Sì, sono animali! I cosiddetti “BIG FIVE”,
                 animali simbolo della fauna sopravvissuta agli eventi sopracitati e
                 oggi  salvaguardati  in  specifiche  aree  protette  per  evitarne
                 l’estinzione.

          Ma il cambiamento climatico è inesorabile e anche le aree protette dei “Big
          Five” sono a rischio a causa di perdita di biodiversità.




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