Page 157 - Silvae MAggio Agosto
P. 157
L’Obiettivo numero 15 dell’Agenda 2030 declina: Proteggere, ripristinare e
promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo
sostenibile le foreste; combattere la desertificazione e arrestare e invertire il
degrado del territorio; arrestare la perdita di biodiversità.
È ormai chiaramente noto che la vegetazione arborea mitiga gli scambi
energetici con l’atmosfera.
Questo aspetto ha un’importanza cruciale per definire linee guida e
intraprendere azioni economiche, ambientali e sociali efficaci e calibrate sul
territorio. La produzione di materiale di propagazione di buona qualità di
un numero di specie autoctone il più possibile elevato può fornire la chiave
per il ripristino di habitat minacciati. Dall’altro lato, la gestione della
conservazione della struttura e dello stato degli ecosistemi forestali e dei
settori produttivi associati richiede la conoscenza della composizione
genetica delle specie coinvolte. Ciò include l’identificazione di popolazioni
locali geneticamente distinte e l’analisi del grado di differenziazione tra tali
popolazioni. All’interno di questa variabilità naturale si trova la fonte di
resilienza degli ecosistemi, dove per resilienza si intende la risposta del
sistema al cambiamento e la sua capacità intrinseca di assorbire varie
perturbazioni e di riorganizzarsi. Il mantenimento delle funzioni degli
ecosistemi in presenza di cambiamenti ambientali è fondamentale per la
sopravvivenza a lungo termine delle specie. D’altra parte, la biodiversità è
fondamentale per la resilienza di un ecosistema sia nel breve che nel lungo
periodo.
Gli habitat forestali italiani caratterizzano la maggior parte delle aree protette
e buona parte della rete Natura 2000. Lo scopo istituzionale europeo delle
aree protette è la conservazione e la valorizzazione del patrimonio nativo
attraverso l’applicazione di metodi di gestione o di ripristino ambientale
idonei a realizzare l’integrazione tra uomo e ambiente naturale.
Secondo le “Linee Guida di Natura 2000”, in Italia, il Paese più biodiverso
d’Europa (circa 70.000 specie classificate, 8.000 vegetali, 60.000 animali),
sono classificate 871 aree protette, per un totale di oltre 3 milioni di ettari
protetti a terra, circa 2.850 mila ettari a mare e 658 chilometri di coste (dati
del VI aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Protette, 2010).
157