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Biodiversità e discariche di rifiuti solidi urbani
ni, ha un effetto non indifferente sulle altre specie e sulle bioce-
nosi nel loro complesso, si può anzi affermare che attraverso le
discariche di rifiuti urbani stiamo alterando drammaticamente
la biodiversità di interi ecosistemi.
Entrambi gli uccelli alternano l’alimentazione a base di rifiuti
con la ricerca e la cattura di piccole prede, rappresentate spesso
dalle covate di uccelli nidifugi, nel caso del gabbiano reale, nidi-
coli nel caso della cornacchia. Il principale fattore limitante delle
popolazioni di fraticello (Sterna albifrons), una rondine di mare
considerata in pericolo in tutta l’Europa, è rappresentato dalla
predazione del gabbiano reale, attiva anche nelle saline protette,
come quelle di Margherita di Savoia, di Comacchio, di Trapani.
Similmente il ratto (Rattus spp.), affezionato fruitore delle disca-
riche urbane, diventa fattore di predazione di uova del raro gab-
biano corso (Larus audouini) e delle berte (Calonectris diomedea)
nelle piccole isole, mentre non è trascurabile il sostegno fornito
dalle discariche di rifiuti alle popolazioni di cani randagi e di
volpi (Vulpes vulpes) in molte regioni appenniniche, fenomeno
che determina incrementi demografici e conseguenti squilibri a
carico non solo delle specie preda ma anche dei competitori sel-
vatici, come il lupo (Canis lupus).
La gestione dei rifiuti solidi urbani, da questione di salute pub-
blica, con tutti i suoi risvolti anche di carattere economico per il
peso che scarica sulla collettività, ha così come corollario, ma
neanche troppo insignificante, il problema dell’impatto sulla
biodiversità e sulla salute degli ecosistemi.
12 - SILVÆ - Anno VII n. 15/18