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Le azioni di contrasto al traffico dei rifiuti
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l’Emilia-Romagna , è stato quello di analizzare più approfondi-
tamente se la Società avesse o meno titolo all’esercizio delle atti-
vità represse, quantomeno nell’ipotesi di gestione regolare dei
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rifiuti .
Il sequestro di iniziativa e le indagini delegate
A seguito di specifica richiesta del Corpo forestale dello Stato,
che aveva iniziato un’attività di verifica di iniziativa su un con-
ferimento di rifiuti consistenti in fanghi di origine industriale alla
Società in parola, la Provincia di Bologna dopo aver trasmesso
nel tempo vari chiarimenti, richiedeva all’ARPA di attivare un
controllo sulla gestione dei rifiuti. Qualche giorno dopo, la Fore-
stale attivava pertanto un controllo approfondito presso l’Im-
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pianto di recupero gestito dalla Società : si accertava il deposito,
su un area di circa 7000 mq, di un ingente quantitativo di fanghi
fortemente maleodoranti presumibilmente derivanti dal tratta-
mento di acque industriali e l’accumulo di rifiuti plastici di varia
tipologia su una superficie di circa 450 mq. Entrambe le aree
venivano poste sotto sequestro penale e repertate fotografica-
mente. Contigua all’area interessata dal deposito dei fanghi
sopra citata si accertava la presenza di un ulteriore grosso accu-
mulo di materiale non ben identificabile, ma apparentemente
composto da inerti .
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Si procedeva inoltre all’effettuazione di n.6 campionamenti di
fanghi prelevati da altrettanti cumuli e successivamente conse-
gnati al Laboratorio Chimico dell’ARPA di Bologna per le anali-
si di rito finalizzate alla classificazione del rifiuto. Si accertava
inoltre che l’area interessata dal deposito dei fanghi industriali
non era dotata di platea impermeabilizzata e di un benché mini-
mo sistema di raccolta e convogliamento dei liquidi di percola-
zione, destinati pertanto ad un’incontrollata dispersione nel sot-
3 ARPA dell’Emilia Romagna che ha effettuato attività in campo ed amministrative, ed inoltre
le analisi di laboratorio.
4 L’ipotesi di assenza di qualsivoglia titolo legittimante alla gestione dei fanghi sequestrati è
stata infine recepita nella sentenza emessa dal Giudice Monocratico, prima della prescrizione
in appello.
5 Va osservato come la Società ricadesse tra quelle ritenute dalla Provincia particolarmente affi-
dabili, in tema di gestione di rifiuti inerti.
6 Recenti approfondimenti analitici hanno portato a ritenere che anche tale cumulo (20.000
metri cubi circa), tuttora in posto, possa contenere rifiuti pericolosi.
16 - SILVÆ - Anno VII n. 15/18