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Le azioni di contrasto al traffico dei rifiuti
lo corretto, il che sembra aver indebolito quantomeno le azioni
amministrative presso gli impianti di produzione o di trattamen-
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to intermedio, che si sono avvalsi di CER inverosimili .
La documentazione acquisita da vari Comandi NOE, CC e CFS
competenti per i diversi territori, considerato l’ingente volume
cartaceo, veniva organizzata dalla polizia giudiziaria realizzan-
do dei fascicoli:
• “schede” per ogni Società produttrice di rifiuti;
• “filoni” per gli impianti di trattamento, deposito preliminare o
per gli intermediari a vario titolo intervenuti nel traffico illeci-
to, alcuni dei quali rappresentano il nodo cruciale dell’orga-
nizzazione del traffico illecito.
La polizia giudiziaria individuava, all’esito delle indagini, n. 27
filoni, di cui 16 ben ramificati (centri di stoccaggio o di tratta-
mento e/o società di intermediazione), ed 11 produttori che ave-
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vano conferito direttamente alla discarica .
Accanto alla ricostruzione dei rapporti commerciali e finanziari
tra le società a vario titolo coinvolte, si procedeva a realizzare
anche un data base informatizzato, atto a presentare idonei report
sui rifiuti pervenuti:
Per ogni scheda e per ogni filone veniva redatto uno schema a
blocchi, allo scopo di sintetizzare il percorso reale dei rifiuti, i sog-
getti intervenuti nella gestione e gli aspetti economico-finanziari
(fatture) . Solo impostando il lavoro nel suddetto modo si sono
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potute evidenziare le nuove più gravi e specifiche responsabilità a
carico dei soggetti intervenuti, fino a sottoporre all’A.G. l’ipotesi
dell’organizzazione di traffico illecito di rifiuti. Tale contestazione
si è incentrata, oltre che sull’Amministratore Unico della Società
S.r.l., anche su alcuni responsabili di impianti di trattamento o di
stoccaggio di rifiuti, come nel seguito meglio chiarito.
A) Fanghi provenienti da trattamento di rifiuti.
17 Da parte delle diverse Autorità regionali/provinciali competenti non risultano adottate misu-
re rilevanti di tipo amministrativo, a carico delle Società che hanno conferito i rifiuti alla disca-
rica abusiva.
18 Nelle singole relazioni, “filoni” o “schede”, compaiono numerose altre Società o Società, che
hanno rivestito in talune limitate circostanze il ruolo di trasportatore, di cessionario, o di
intermediario. Il tutto ha comportato un’acquisizione documentale imponente e quindi di dif-
ficile gestione.
19 La documentazione digitale, i report e gli schemi a blocchi per ogni Società si sono rivelati
indispensabili per la polizia giudiziaria quando ha dovuto ripercorrere le fasi delle indagini,
al fine di poter fornire le necessarie informazioni nell’udienza dibattimentale.
SILVÆ - Anno VII n. 15/18 - 21