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Le azioni di contrasto al traffico dei rifiuti
ne considerazioni sull’efficacia delle norme vigenti, al fine della
effettività della repressione del fenomeno ed anche delle sue
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conseguenze sull’ambiente .
L’indagine cui si fa riferimento prende piede dal sequestro, ope-
rato alcuni anni fa dal Corpo Forestale dello Stato - Nucleo Inve-
stigativo di Bologna, di una vasta area di circa 7000 m , adibita a
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deposito di rifiuti non autorizzato e dalle successive indagini
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delegate dall’A.G. procedente . L’operazione prese il nome di
Moon Desert: la discarica ricordava alla polizia giudiziaria l’ino-
spitale landa lunare.
Durante il sequestro di iniziativa, la Forestale acquisiva docu-
mentazione probatoria, succesivamente utilizzata nelle ulteriori
indagini delegate per evidenziare come la Società Srl oggetto di
intervento avesse continuato a intrattenere rapporti commerciali,
e a farne nascere dei nuovi, nonostante che l’Assessorato
Ambiente della Provincia di Bologna ne avesse sospeso il proce-
dimento amministrativo, finalizzato alla verifica dei requisiti sog-
gettivi e oggettivi, in attesa di ricevere ulteriore documentazione
debitamente richiestale dall’Ente competente, e mai fornita.
Qui nascevano le prime difficoltà, tipiche dei casi nei quali, a
sovrintendere un’organizzazione di traffico illecito di rifiuti, è
una Società legittimata ad effettuare altre attività di gestione di
rifiuti: ci si scontra con una cortina fumogena, consistente in una
vasta congerie di atti amministrativi di difficile organizzazione e
lettura, l’analisi della quale richiede competenze tecniche e
tempo, in assenza dei quali vi è il concreto rischio che la polizia
desista negli approfondimenti e l’illecito permanga.
La Forestale aveva effettuato una precedente analisi amministra-
tiva dei documenti, prima di procedere al sopralluogo ed al
sequestro di iniziativa.
Dopo il sequestro, uno degli impegni della polizia giudiziaria, in
questo facilitata dalla proficua collaborazione con l’A.R.P.A. del-
1 Al fine della contestualizzazione sul tipo di attività repressive poste in essere, si precisa che
l’art. 53-bis D.Lgs. 22/97 in tema del delitto di organizzazione di traffico illecito di rifiuti era
entrato in vigore qualche tempo prima dell’operazione in parola.
2 IlP.M. Dott. Antonello Gustapane, della Procura della Repubblica di Bologna, che qui si coglie
l’occasione di ringraziare, ha seguito il caso, dopo la convalida iniziale del sequestro, fino
all’udienza dibattimentale del Tribunale di Bologna nella quale il Giudice monocratico Dona-
tella Santini ha impartito cinque condanne, dai tre anni e mezzo ai due anni e due mesi, e due
assoluzioni per il reato di organizzazione di traffico illecito, prima della prescrizione intervenu-
ta in appello.
14 - SILVÆ - Anno VII n. 15/18