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I rifiuti: da problema ad opportunità
glie, ramaglie e vegetazione secca in genere è valido sempre ed
è diventato reato penale.
Questa norma ha sollevato proteste a livello delle organizzazioni
degli agricoltori, poiché è andata ad incidere su una pratica dif-
fusa, antica, ma anche antieconomica e del tutto non necessaria.
Bisogna comprendere perché il legislatore abbia imposto tale
rigido divieto. Grazie alla modernizzazione del settore agricolo
le abbruciature limitate, realizzate dai piccoli possidenti, sono
state sostituite, con l’agricoltura intensiva, da incendi di grosse
estensioni con gravi fenomeni di inquinamento dell’aria.
Non va, inoltre dimenticato, che una simile pratica è molto spes-
so la causa degli incendi boschivi, come hanno dimostrato i
numerosi arresti operati dal Corpo forestale dello Stato durante
la stagione estiva.
Anche in questo caso, urge un cambio di mentalità che tenga
conto delle mutate esigenze e degli impatti sull’ambiente. Ciò può
avvenire con un diretto coinvolgimento degli attori e delle ammi-
nistrazioni pubbliche. Ed anche in questo caso l’oggetto di cui ci si
disfa può divenire, invece, una risorsa, poiché la ripulitura dei ter-
reni ed i residui vegetali possono essere conferiti in apposite
discariche e trasformati in composto organico concimante.
Qualsiasi persona di buon senso è in grado di esprimere la pro-
pria preferenza: meglio cenere ed intossicazione da fumi o rac-
colta differenziata e riutilizzo nel ciclo naturale?
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