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I rifiuti: da problema ad opportunità
A quasi dieci anni di distanza, con il “Testo unico in materia
ambientale”, l’approccio del legislatore, tenuto conto anche di
quanto maturato ed imposto a livello europeo, ha conosciuto
una parziale modifica, poiché il problema dei rifiuti è stato inse-
rito in un contesto più ampio ed articolato. Ma i principi gene-
rali, in parte affinati, sono comunque rimasti vivi e sono tutt’ora
presenti. Pertanto, l’obiettivo da conseguire con ogni mezzo è
quello della riduzione dei rifiuti da avviare allo smaltimento
finale, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di
riciclaggio e di recupero.
Le conseguenze degli indirizzi previsti a livello normativo
hanno avuto evidenti ripercussioni sui sistemi produttivi anche
con scelte tecnologiche innovative. Numerosi prodotti, infatti,
considerati pericolosi o fonte di inquinamento sono stati ritirati
dal mercato: le lampadine ad incandescenza, sostituite con quel-
le ad efficienza energetica, le buste di plastica, rimpiazzate dagli
shopper biodegradabili, solo per citare due piccoli esempi di
oggetti legati all’uso quotidiano.
Da questo breve quadro appare chiaro che i presupposti giuridi-
ci, le tecnologie, le soluzioni alternative, i suggerimenti per un
consumo rispettoso siano già ampiamente presenti, praticabili,
diffusi e condivisi. Occorre chiedersi se, in questi anni, le previ-
sioni legislative abbiano funzionato per il meglio. Purtroppo, si
deve constatare che esistono ancora delle zone d’ombra. La
nostra società, infatti, non riesce del tutto a farsi carico dei costi
sociali legati alla gestione dei rifiuti, specialmente quelli urbani.
Nonostante ci siano amministrazioni virtuose che hanno saputo
mettere in piedi sistemi efficienti di raccolta, accanto a città che
hanno raggiunto elevate percentuali di rifiuti inviati al riciclag-
gio, nonostante gli sforzi dei consorzi per il riciclaggio di infor-
mare ed educare, il nostro Paese continua a vedere crescere il
quantitativo di rifiuti, ben 32,5 milioni di tonnellate nel 2010
(dati ISPRA) con un incremento dell’1% rispetto all’anno prece-
dente, mentre le discariche sono ancora il metodo più diffuso per
il loro smaltimento, nonostante la legge imponga l’esatto con-
trario. 1
1 Fonte: Rapporto ISPRA VIII° rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano 2012
6 - SILVÆ - Anno VII n. 15/18