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Breve storia della “gestione rifiuti”


               no significativi anche per quanto riguarda il ciclo illegale dei
               rifiuti, con 1.951 infrazioni accertate, 2.051 persone denunciate, 7
               arresti e 661 sequestri effettuati.
               Grazie a questo contributo, che s’inserisce in un contesto più
               ampio di attività delle forze dell’ordine impegnate nel contrasto
               dei fenomeni d’illegalità e di criminalità ambientale, quella sfida
               quotidiana tra ciclo legale e ciclo illegale dei rifiuti appare meno
               impossibile da vincere. Certo, l’attività repressiva non basta se
               mancano la buona politica, la capacità di governo, la responsa-
               bilità delle imprese, la partecipazione dei cittadini. Ma perché la
               “partita” possa essere giocata in condizioni perlomeno accetta-
               bili è indispensabile il lavoro di chi è chiamato a far rispettare le
               regole. Senza legalità, insomma, non può esserci rispetto del-
               l’ambiente e della salute dei cittadini, crescita economica, coe-
               sione sociale. E quei principi fissati trent’anni fa sono destinati a
               restare sulla carta.
               E’ un impegno, questo per l’ambiente e la legalità, che rende par-
               ticolarmente vicine un’associazione, come Legambiente, e un’i-
               stituzione come il Corpo forestale dello Stato. Una vicinanza che
               è fatta anche di amicizia, relazioni umane, stima reciproca e
               rispetto dei ruoli, ma che è alimentata soprattutto da una con-
               vinzione: gli uomini e le donne del Corpo forestale, come gli
               uomini e le donne di Legambiente, sono innanzitutto cittadini,
               che cercano, ciascuno per la propria parte, di costruire un Paese
               migliore. Tanti auguri, allora, al Corpo forestale dello Stato e a
               tutti noi perché la realtà in cui viviamo e facciamo crescere i
               nostri figli sia il più vicina possibile ai principi scritti nelle leggi
               e, prim’ancora, sanciti dalla nostra Costituzione.




















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