Page 96 - 103-118 LAGOMARSINO, COSTANTINI, PAGLIAI II bozza:orientamento I bozza
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Le dune costiere per l’equilibrio ambientale dei litorali sabbiosi
degli acquiferi costieri, riduzione delle acque di alimentazione,
alterazione delle caratteristiche fisiche dell’acquifero), l’interfac-
cia si modifica penetrando verso l’entroterra e determinando la
contaminazione salina della falda dolce secondo un processo
pressoché irreversibile che comporta fortissime l’imitazioni
d’uso delle risorse idriche e grave danneggiamento delle attività
produttive (agricole in particolare).
Anche in termini ecologici l’intrusione salina crea impatto: l’in-
salinamento delle acque superficiali e sotterranee in ambiente
costiero tende a ridurre l’eterogeneità fisica (alternanza di
ambienti dulcaquicoli e salmastri) con impatti non trascurabili
specie sugli ecosistemi vegetali e sugli ambienti umidi.
Le sabbie dunari costituiscono un corpo poroso (porosità media
dell’ordine del 25%÷40%) con permeabilità da alta a medio-alta
(indicativamente variabile all’interno di un range compreso tra
-3
-1
1x10 a 1x10 cm/sec), che può ospitare un acquifero diretta-
mente alimentato dalle acque di precipitazione meteorica, con
quota freatica al di sopra del livello del mare direttamente pro-
porzionale allo spessore del corpo sabbioso. Nella figura 2 è
riportato uno schema dell’assetto idrogeologico di una duna
costiera.
Dallo schema si osserva come una modificazione del profilo
morfo-topografico del corpo dunale sia in grado di provocare la
riduzione dello spessore della lente d’acqua dolce; in tal modo
10 cm di abbassamento della curva piezometrica sul livello del
mare comporta l’innalzamento (e avanzamento) dell’interfaccia
di circa 4 metri, con conseguente salinizzazione delle acque e dei
suoli.
Gli studi citati sul ruolo idrogeologico delle dune costiere, oltre
all’importanza della conservazione della morfologia e topogra-
fia, hanno mostrato anche l’importanza della conservazione
della copertura vegetale originale.
Anche sotto l’aspetto idrogeologico, la tendenza di scenario è
critica poiché la risalita del livello marino associato alla subsi-
denza è destinata ad aggravare il fenomeno. L’innalzamento del-
l’interfaccia acqua dolce-acqua salata e il conseguente incremen-
to dell’intrusione salina, sono quindi fortemente favoriti dall’e-
rosione costiera per gli effetti che i meccanismi erosivi compor-
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