Page 73 - 103-118 LAGOMARSINO, COSTANTINI, PAGLIAI II bozza:orientamento I bozza
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La conservazione ed il ripristino delle dune costiere


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                   Pulizia ecologica della spiaggia

                   Ovunque le spiagge denunciano condizioni di degrado
                   ambientale sempre maggiore prodotto dalla presenza di
                   ingenti quantità di rifiuti solidi abbandonati ma soprattut-
                   to spiaggiati nel corso delle mareggiate. La principale fonte
                   di inquinamento è riconducibile al dilavamento degli argi-
                   ni e degli alvei dei corsi d’acqua, sempre più spesso utiliz-
                   zati come discariche, prodotto da piogge intense. Attraver-
                   so questi meccanismi i rifiuti solidi si mescolano ai mate-
                   riali naturali (fanerogame marine e terrestri, alghe, detriti e
                   parti lignee) che hanno una funzione ecologica fondamen-
                   tale specie nella creazione e sviluppo delle forme dunali
                   embrionali.
                   Al degrado si aggiunge poi un meccanismo culturale con il
                   quale il materiale spiaggiato viene identificato univocamente
                   come rifiuto, anche quando sia costituito da prodotti naturali
                   vegetali. In tal modo, oltre alla massiccia contaminazione del-
                   l’ambiente di spiaggia, si impone la necessità di continui e
                   drastici interventi di pulizia meccanizzata, estremamente dan-
                   nosi per l’ambiente naturale.
                   In merito alle biomasse distribuite lungo la “linea di spiaggia-
                   mento” (driftline), è facile osservare come questa sia  molto
                   spesso caratterizzata dalla deposizione di detriti vegetali
                   marini costituiti principalmente da foglie, rizomi e resti fibro-
                   si di Posidonia oceanica e, dove le praterie di Posidonia sono
                   lontane, da resti (in genere molto meno consistenti), di altre
                   fanerogame marine, ad es. Cymodocea. I resti di Posidonia
                   oceanica, o di altre fanerogame, che si depositano sulla batti-
                   gia costituiscono un prodotto che non ha ancora completato il
                   suo ciclo biologico nelle reti trofiche costiere. Ricerche sulla
                   dinamica dell’ecosistema costiero dimostrano che questo
                   detrito, una volta frammentato dai processi fisici e dagli orga-
                   nismi detritivori e rimineralizzato ad opera dei batteri, rap-
                   presenta un’importante fonte di carbonio, particolato e
                   disciolto, e di nutrienti.



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