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Gestione selvicolturale e rimboschimento per il contrasto alla desertificazione


                  Europe), attualmente denominato Forest Europe (www.fore-
                  steurope.org). La GFS si realizza attraverso il mantenimento
                  della rinnovabilità biologica e dell’efficienza funzionale dei
                  sistemi forestali, condizione essenziale per garantire possibilità
                  di soddisfacimento di bisogni delle generazioni presenti e futu-
                  re connessi a tale risorse.
                  Nel caso di sistemi forestali degradati la GFS si concretizza in
                  interventi mirati alla rimozione o al contenimento delle cause di
                  degrado e nel recupero dell’efficienza funzionale del sistema
                  forestale attraverso idonee misure gestionali. Nelle zone vulne-
                  rabili la GFS mira a prevenire i processi di desertificazione e
                  nelle zone sensibili a mitigarne gli effetti, attraverso il ripristino
                  della efficienza funzionale dei sistemi: nei territori a rischio la
                  GFS aiuta quindi a contenere i costi economici e sociali dei pro-
                  cessi di desertificazione (marginalizzazione).
                  La GFS dovrebbe favorire il recupero dell’efficienza funzionale
                  complessiva dei sistemi forestali degradati in tutte le sue dimen-
                  sioni. La visione più comune del rapporto tra foreste, gestione
                  forestale e desertificazione è invece, in molti casi, parziale: i pro-
                  cessi di degradazione del suolo iniziano con il degrado della
                  copertura forestale ed è pertanto sulla protezione di quest’ulti-
                  ma che si tende a concentrare l’attenzione.
                  Il suolo è una risorsa naturale essenziale e non riproducibile in
                  tempi brevi, che sostiene la produttività degli ecosistemi foresta-
                  li, è regolatore del ciclo idraulico, filtro di inquinanti e fattore
                  principe dell’equilibrio ambientale e dell’assetto idrogeologico.
                  Inoltre, le acque provenienti da bacini imbriferi dominati da
                  boschi sono in genere talmente pure da non richiedere interven-
                  ti di potabilizzazione: per conservarne il più a lungo possibile
                  l’elevata qualità, occorre però che la protezione dell’acqua abbia
                  precedenza sugli altri utilizzi del bosco. Il degrado del suolo e
                  delle acque è tuttavia solamente una delle dimensioni del più
                  vasto fenomeno del degrado dei sistemi forestali, che coinvolge
                  il declino della funzionalità di molteplici funzioni che questi
                  svolgono nel territorio. Esistono infatti relazioni reciproche e
                  sinergiche tra le principali dimensioni della funzionalità dei
                  sistemi forestali, che declinano con l’avanzamento dei processi
                  di desertificazione: produttività biologica, capacità protettiva



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