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Angelo Borghetti, un grande forestale del secolo XX


                                                     frane della valle di Revolto. Le
                                                     prime briglie furono realizzate
                                                     alla fine del 1800 e nei primi anni
                                                     del 1900 e le possiamo ammirare
                                                     ancora oggi poco a monte dell’a-
                                                     bitato di Giazza e fin oltre l’oste-
                                                     ria di Boschetto. Alcune sono
                                                     veramente notevoli e funzionali
                                                     ancora oggi nonostante le varie
                                                     alluvioni sopportate. Ricordia-
                                                     mo la grande briglia sotto il
                                                     ponte di Revolto a quota 1096 m.
      L’Ispettore Forestale A. Borghetti alla brigata ad arco presso il  lunga ben 70 metri ed alta quasi
      confine di Stato (Foto Corpo Reale delle Foreste)
                                                     7, e quella ad arco, al confine di
                                                     provincia ed alla confluenza del
                                                     vajo del Diavolo con il vajo
                                                     Revolto. Fu curata anche la via-
                                                     bilità minore, costituita da
                                                     mulattiere, e ciò sia per facilitare
                                                     l’accesso ai lavori forestali da
                                                     parte degli operai, sia per rende-
                                                     re più agevole il trasporto dei
                                                     prodotti provenienti dal bosco,
                                                     come legname, legna e carbone.
                                                     Purtroppo, per ragioni militari,
                                                     non fu possibile, prima dello
                                                     scoppio della guerra 1915-18,
                                                     costruire una strada di penetra-
                                                     zione nella foresta lungo tutta la
                                                     valle di Rivolto, arteria molto
                                                     desiderata e che avrebbe arreca-
                                                     to grandi vantaggi alla gestione
      Il Ministro Saverio Nitti con il Sottoispettore Borghetti il giorno  del complesso demaniale. Si
      dell’inaugurazione della Foresta Demaniale di Giazza (10 agosto  dovette attendere la guerra per
      1911 – data corretta)
                                                     veder tale opera realizzata dal
                  genio militare italiano, come ci ricorda la targa incisa sulla roccia
                  viva subito prima della galleria della strada per Scalorbi. Tutti i
                  lavori che venivano eseguiti nella zona acquistata dal comune di



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