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Il paesaggio alimentare della montagna italiana
patrimonio di diversità biologica, come testimoniato per esem-
pio dall’enorme ricchezza floristica dei territori montani italiani,
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o dalla distribuzione dei biodiversity hotspot , i “punti caldi”
della biodiversità, che sono localizzati in buona parte nelle zone
montane del globo. In secondo luogo, la peculiarità e la specifi-
cità del paesaggio alimentare della montagna risiede proprio
nelle caratteristiche di unicità e diversità che lo contraddistin-
guono. Un esempio estremamente efficace di biodiversità ali-
mentare è dato dai prodotti della zootecnia che presentano carat-
teristiche assai diverse a seconda della zona di origine. Ne è
esempio la produzione lattiero-casearia. Ogni paese, ogni frazio-
ne addirittura ogni singola malga può dare luogo ad un prodot-
to dalle caratteristiche uniche. La particolarità può essere
influenzata da un’innumerevole serie di fattori: i capi di bestia-
me utilizzati per produrre il latte, il tipo di alimentazione, il
luogo di stagionatura, i materiali utilizzati per la lavorazione e lo
stoccaggio, le muffe e gli aromi naturali aggiunti. Tutto contri-
buisce a far nascere qualcosa di speciale, e legato unicamente
alla specificità di quel luogo. Se è vero che una delle grandi
minacce alla biodiversità in montagna, in particolare quella
vegetale, risiede nel cambiamento di uso del suolo, appare evi-
dente che la tutela e la gestione del paesaggio è un modo con-
creto di incidere anche sulla protezione della diversità della vita.
Mappare il paesaggio alimentare
Per conoscere il paesaggio alimentare delle montagne italiane è
necessario utilizzare strumenti innovativi e flessibili, che per-
mettano da un lato attività di studio e di analisi, e dall’altro la
divulgazione e la diffusione dei risultati acquisiti. Un’esperienza
interessante in questo campo è quella realizzata dall’Ente Italia-
no della Montagna con il progetto “Fimont – Metodi e sistemi
per aumentare il valore aggiunto degli alimenti tradizionali e a
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vocazione territoriale nelle zone montane” . Nell’ambito delle
18 Cfr. elenco dei biodiversity hotspot sul sito www.biodiversityhotspots.org
19 Per una presentazione completa dei risultati del progetto è possibile consultare la pubblica-
zione ad esso dedicata: G. Elias, a cura di, Prodotti agroalimentari tradizionali della montagna ita-
liana. Tradizione e innovazione in cinque casi studio, Ente Italiano della Montana, Franco Angeli,
Milano 2010
SILVÆ - Anno VI n. 13 - 107