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Il paesaggio alimentare della montagna italiana


            Confederazione ricompensa questo impegno aggiuntivo dei conta-
            dini con pagamenti diretti ecologici e in parte anche finanziando i
                                                                    15
            miglioramenti strutturali che vanno in questa direzione .
            Due caratteristiche del paesaggio alimentare italiano: qualità e
            diversità


            Qualità
            «Sembra ancora, che le piante sulle montagne abbiano maggior
            vigore di quelle della valle. (…) Questo ha dato occasione agli abi-
            tanti di Glaris, e ad altri che dimorano sulle Alpi, d’intraprendere
            un negozio particolare di spezierie. La forza risanante attribuita al
            tè della Svizzera (Panacée helvetique, Thea alpina, Thontana gla-
            ronensium), ordinariamente con poca convenienza raccolto, è infi-
            nita; e questo Tè non merita il grido che ha. I pomi di terra sono
            più nutritivi, più farinosi e di un gusto più saporito, benché in
            generale non abbiano tante parti nutritive quanto il formento (…)
            Il bestiame pascolando sulle Alpi elevate, riesce a maraviglia. L’in-
            troito di latte, tanto riguardo alla bontà quanto alla quantità, è
            straordinario. La preparazione de’ diversi prodotti del latte dà alla
            Sennhuette (capanna di pastori sull’Alpi) l’aspetto di una fabbri-
            ca. La squisitezza, la bianchezza ed il gusto piacevole del mele rac-
            colto sulle montagne erano conosciuti tanto ne’ tempi antichi,
            quanto lo sono ne’ moderni. Il mele di Chamouni si spedisce in
            regioni assai rimote, e quello di Hymera e di Hybla ha conservato
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            ancora quella fama che aveva ne’ tempi antichi» .
            Erbe, frutta, latte e formaggi, miele: già Kant, nell’Ottocento,
            decantava le peculiarità e le qualità dei prodotti della montagna.
            Il caso del miele è significativo: l’ambiente montano offre una
            variegata tavolozza di specie floristiche da cui le api possono
            attingere. Più si sale di quota e meno è probabile l’utilizzo di
            sostanze chimiche come antiparassitari, e questo eleva la qualità
            del miele prodotto. Si possono confezionare mieli che difficil-
            mente sarebbero ottenibili in zone pianeggianti, come il raro
            miele di rododendro, o il millefiori montano, dal sapore unico e
            particolare.
            15 Intervista a Bruno Oberle, direttore dell’Ufficio Federale dell’Ambiente – Ufam,
               http://www.bafu.admin.ch/dokumentation/fokus/06063/06352/index.html?lang=it
            16 Geografia fisica di Emanuele Kant tradotta dal Tedesco, IV, Milano, Giovanni Silvestri, 1809, p. 76
                                                            SILVÆ - Anno VI n. 13 - 105
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