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Politiche comunitarie, nazionali e della Regione siciliana nel settore forestale
• I cambiamenti climatici. Le foreste possono contribuire in misura
significativa a ridurre le emissioni causate dai combustibili fossili,
eppure il potenziale d’uso della biomassa per fini energetici non risul-
ta ancora pienamente sfruttato nell’UE. Oltre al ruolo attivo che le
foreste possono rivestire, importante e degno di attenzione risulta
anche il ruolo passivo delle foreste in relazione ai cambiamenti clima-
tici, donde la necessità di valutare l’adozione di possibili misure per l’a-
deguamento delle foreste - anche sotto il profilo della composizione
floristica e dei tipi fisionomici - alle nuove condizioni climatiche.
• La competitività della silvicoltura. Il consumatore europeo
dovrebbe essere meglio informato sui vantaggi dell’utilizzo del
legno proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile. C’è la
necessità di introdurre o implementare un clima più favorevole, nel
quale le industrie della filiera possano diventare più competitive e al
tempo stesso promuovere l’utilizzo del legno.
• La ricerca. I programmi quadro comunitari di ricerca e le azioni
COST (programma di cooperazione europea nel settore della ricer-
ca scientifica e tecnica) sostengono e rafforzano la competitività
anche del settore forestale. È comunque necessario avviare una
riflessione approfondita per definire la portata e le priorità della
ricerca in materia forestale.
3. Il piano d’azione dell’UE per la gestione sostenibile delle
foreste
Nonostante i passi avanti compiuti in questi ultimi anni, la Com-
missione ritiene necessario istituire un processo più dinamico: infatti,
oltre ai timori sempre più consistenti legati ai cambiamenti climatici e
agli impegni assunti a livello internazionale, l’allargamento del 1° mag-
gio 2004 ha modificato il panorama all’interno dell’UE per cui il terri-
torio ricoperto da boschi e foreste è aumentato del 20%, aumentando
il peso complessivo del settore.
Vi è anche la consapevolezza che, anche se le politiche forestali rien-
trano essenzialmente fra le competenze degli Stati membri, è ormai
necessaria un’azione coordinata in ambito europeo, perché il settore è
interessato da alcune politiche comunitarie come quelle sullo sviluppo Anno
rurale, la protezione contro gli incendi e l’inquinamento atmosferico, la
conservazione della biodiversità (Natura 2000), la ricerca o ancora la IV
competitività della silvicoltura. -
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