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La sacralità dell’agricoltura


            cerimonie di origine e struttura diverse volte a favorire la crescita dei
            cereali e a giustificare l’intervento del contadino in un dominio che, appar-
            tenendo anche ai morti, risulta particolarmente delicato.


            La donna e l’agricoltura
               Esiste un antico e profondo legame tra la donna e l’attività agricola. La
            mistica solidarietà tra la forza generatrice della donna e la fecondità della
            terra viene definita dallo storico delle religioni Mircea Eliade una «intui-
            zione fondamentale di quel che potremmo chiamare  coscienza agricola».
            Numerosi i riti scaturiti da questa concezione: ne riportiamo alcuni tra i
            più significativi.
               In Germania, in un passato recente, la semina veniva effettuata per lo
            più dalle donne, preferite quelle sposate, meglio se in gravidanza. Anche
            in Finlandia sono le donne a portare nei campi i semi, questi vengono
            messi a contatto con indumenti segnati da una forte carica erotica come
            la camicia mestruale, la scarpa di una prostituta o la calza di una persona
            nata fuori dal matrimonio. I contadini svedesi ed estoni ritengono le
            donne le più idonee a piantare il lino. In diverse parti d’Europa c’è la cre-
            denza che le barbabietole saranno particolarmente dolci se a metterle a
            dimora sono mani femminili. L’idea è che: “la terra è una donna, e la
            donna è una terra”. A motivo della sua fecondità, la donna riesce ad influi-
            re positivamente sulla vegetazione, questo spiega la ierogamia, l’orgia col-
            lettiva e la magia erotica, tutte pratiche volte all’ottenimento di un raccol-
            to più abbondante. Un esempio di magia erotica è l’usanza delle contadi-
            ne finlandesi di bagnare, prima della semina, con alcune gocce del proprio
            latte i solchi, un gesto per rendere il suolo ancora sterile fecondo. Con lo
            stesso scopo si utilizzava nelle campagne la  nudità rituale. In Estonia e
            Finlandia si usava seminare di notte, completamente nudi, gridando a
            volte: «Signore, sono nudo! Benedici il mio lino». Anche il lavoro di van-
            gatura e di rincalzo veniva svolto da contadini privi di vestiti. La speranza
            è quella di attivare una protezione del terreno contro il malocchio, gli ani-
            mali selvatici e a favore di un buon raccolto. In questi stessi Paesi, ai quali
            si aggiunge la Germania, si praticava l’aspersione con l’acqua dell’aratro in
            occasione della prima lavorazione del terreno. L’acqua in questo caso ha       .1
            valore simbolico riferito sia alla pioggia che all’aspetto seminale.           oI-n
            L’agricoltura tradizionale valorizza sotto l’aspetto simbolico la funzione     n
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