Page 83 - 0848_boiardi_interno.qxp
P. 83

OGM: cosa bolle in pentola?


            mare che le piante siano state oggetto di modificazione genetica sin dal-
            l’inizio dell’agricoltura e, in effetti, la stessa domesticazione ha determina-  FOCUS
            to una drastica selezione tra specie ed entro specie. L’agricoltura moder-
            na, soprattutto nei paesi industrializzati, è in massima parte frutto degli
            sforzi del miglioramento genetico della prima metà dello scorso secolo e
            dell’utilizzazione di prodotti chimici nelle colture, culminati nella “rivolu-
            zione verde” degli anni sessanta. Per poter aumentare la variabilità gene-
            tica delle piante coltivate si ricorre oggi ad incroci “mirati”, tecniche cel-
            lulari (ibridi somatici, clonazione vegetale, ecc.) e alla mutagenesi chimica
            e fisica; attualmente, sono state registrate più di duemila varietà prodotte
            per irraggiamento con raggi X e Gamma, di cui alcune decine in Italia.   1
            Per esempio, il grano Creso che da circa vent’anni ha conquistato il pri-
            mato tra le varietà di grano duro utilizzate per la pasta, si origina da un
            incrocio fra una linea messicana, a sua volta derivata da un incrocio fra un
            frumento tenero e un frumento duro, e una linea mutante generata trami-
            te raggi X a partire dalla varietà italiana Cappelli.
               È innegabile che il recente miglioramento delle varietà abbia contribui-
            to ad aumentare le produzioni sia per unità di superficie che per ora di
            lavoro, mantenendo bassi i prezzi dei prodotti agricoli, e consentendo così
            l’accesso di vasti strati di popolazione a prodotti in precedenza riservati a
            pochi. Negli ultimi anni, la produzione di alimenti per abitante, su scala
            globale e nei paesi in via di sviluppo, è però rimasta inalterata perché il
            miglioramento genetico derivante dalla “rivoluzione verde” ha ormai pro-
            dotto la maggior parte dei suoi effetti. Inoltre, alcuni fattori essenziali
            della produzione agricola, come il suolo da coltivare e l’acqua, sono diven-
            tati fattori limitanti, senza contare gli effetti nocivi generati sull’ambiente
            dall’uso intensivo di prodotti chimici e di energia, e l’erosione del suolo
            prodotto dalla meccanizzazione agricola. A fronte di un costante aumen-
            to della popolazione mondiale, che richiede necessariamente un incre-
            mento delle produzioni, si rende necessaria la messa in campo di nuove
            varietà che abbiano una maggiore resa, siano meno sensibili a fattori
            avversi e richiedano minori trattamenti agro-chimici.
               Il miglioramento genetico tradizionale e le tecniche di mutagenesi, che
            hanno prodotto risultati importanti da un punto di vista della produzione      .1
            e della qualità del prodotto, presentano lo svantaggio di agire in modo        oI-n
            casuale su tutto il genoma della pianta. Nel caso in cui si abbia come         n
                                                                                           n
                                                                                           A
                                                                           SILVÆ         87
   78   79   80   81   82   83   84   85   86   87   88