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Contributo per la realizzazione di un Arboreto in Roma


               La funzione degli arboreti che si rispettino, infatti, è multipla ed ha
            diverse finalità che si possono riassumere nella conservazione delle specie,
            nell’arricchimento del patrimonio vegetale di una nazione, nel potenzia-
            mento della biodiversità, nel ruolo pedagogico, nella funzione scientifica
            ed in quella ornamentale, nella ricerca di sostanze in grado di debellare
            malattie particolarmente gravi, come il taxolo prodotto dal Taxus brevifolia
            Nutt. ed impiegato con successo contro alcuni tumori dell’apparato geni-
            tale femminile o la buxina, estratta dal Buxus sempervirens L. ed in sperimen-
            tazione per combattere l’AIDS o il principio attivo del Ginkgo biloba L. uti-
            lizzato nella lotta di alcune patologie arteriosclerotiche.
               In Italia, a parte un piccolissimo arboreto in Vallombrosa del comune
            di Reggello, in provincia di Firenze, e di qualche collezione di alberi e/o
            arbusti in alcuni orti botanici annessi alle Università (Napoli, Roma,
            Padova, Palermo, Cagliari, Firenze, ecc.) o altre realtà sorte grazie alla
            curiosità e alla sensibilità di illuminati privati (i Giardini Borromei sul lago
            Maggiore, il Parco di Pallanza sul lago di Como, il giardino di La Mortola
            presso Ventimiglia o quello inglese annesso alla Reggia di Caserta) non
            esiste un luogo in grado di offrire a qualche regione o alla Nazione i van-
            taggi scientifici e culturali accennati. Di conseguenza si sente la necessità
            di creare una istituzione del genere di alto profilo, sia in termini di super-
            ficie che per ricchezza di specie, che riporti l’Italia agli antichi fasti in cui
            primeggiava nell’arte della realizzazione dei giardini ad essa ancora acco-
            munati per le loro estasianti amenità. Soprattutto se si considera che nel
            mondo sono soltanto due le istituzioni scientifiche degne di essere addi-
            tate quale esempio del razionale dispiegamento di specie arbustive ed
            arboree: l’Arnold Arboretum di Boston e l’arboreto annesso al Royal
            Botanical Garden di Kew in Gran Bretagna.
               La prima ha assunto una importanza notevole, non solo per gli abitan-
            ti di Boston e di tutto il New England, ma per l’intera America a causa
            dell’elevata funzione educativa che svolge e per il ruolo che l’Università di
            Harvard ad essa ha riservato, con l’impegno di un intero Dipartimento di
            botanica per lo studio e la conoscenza delle piante, in essa amorevolmen-
            te e razionalmente coltivate e mostrate. Anche attraverso un guarnitissimo
            erbario ed una biblioteca specializzata ed organizzata con flore specifiche    .1
            per regioni geografiche del mondo.                                             oI-n
               La seconda per la ricchezza della biblioteca, le serre, i tepidari, i musei  n
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