Page 87 - Supplemento Rassegna 2017-2
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Gen. Claudio Graziano
Capo di Stato Maggiore della Difesa
L’attuale quadro di sicurezza continua ad essere
caratterizzato da una diffusa instabilità ed è foriero di
una serie di sfide e minacce che interessano concreta-
mente l’Italia e la comunità internazionale.
In particolare, siamo chiamati ad affrontare sfide
alla sicurezza provenienti da due archi di crisi ed insta-
bilità che lambiscono i confini della NATO e dell’Europa, quello a sud, che dal
Medio Oriente investe la sponda nordafricana e la fascia subsahariana, e quello
a est, che dal Baltico abbraccia il Mar Nero ed il Mediterraneo orientale.
La multidimensionalità, l’indeterminatezza e la transnazionalità dei feno-
meni che stiamo oggi fronteggiando rende l’immagine di una condizione di
rischio globale, dal quale nessuna realtà statuale, anche se con livelli di gradazio-
ne e coinvolgimento diversi, può ritenersi immune.
In tale quadro, consapevoli del sempre più attivo ruolo russo nell’area
euroasiatica - in combinazione al suo rinnovato impegno quale “attore globale”
anche in altre aree del mondo, quali il Medio Oriente e il Mediterraneo - la
nostra attenzione è particolarmente concentrata sul cosiddetto “Southern
Flank” della NATO e dell’Unione Europea.
Esso ingloba un’area molto più ampia di quella che geograficamente si
potrebbe ipotizzare poiché include tutte quelle realtà (Penisola Arabica, Vicino
e Medio Oriente, Africa Sub-Sahariana e Corno d’Africa) che esercitano un’in-
fluenza anche indiretta sulla sicurezza del bacino Mediterraneo e rappresenta –
oggi - una situazione di complessa emergenza. In tale area, infatti, convergono
fenomeni legati a flussi migratori incontrollati, all’attivismo di movimenti ter-
roristici di matrice confessionale, al proliferare di organizzazioni criminali tran-
snazionali dedite allo sfruttamento dei traffici illeciti - in primis proprio quello
di esseri umani - alle problematiche ambientali, nonché ai conflitti per le risorse
energetiche.
Proprio la caotica e violenta destabilizzazione degli assetti istituzionali in
Paesi come Libia, Siria e Iraq e Niger - allargando l’ottica per includere anche
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