Page 31 - Supplemento Rassegna 2017-2
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GEN. C.A. VINCENZO COPPOLA


                  Oso dire che se una sola delle dimensioni tre non funziona, l’intero inter-
             vento è destinato a fallire.
                  Dopo l’esperienza della NATO, fortemente osteggiata dalle Nazioni Unite
             nella sua fase iniziale, la pubblicazione del rapporto Brahimi, nel 2000, prende
             invece in considerazione l’importanza di questo tipo di schieramento di forze
             di polizia robusta.
                  Analogamente, dopo i Consigli Europei di Santa Maria di Feira e di Nizza,
             anche l’Unione Europea si dota di una capacità di gestione civile delle crisi.
                  A tal proposito, qui vedo l’ambasciatore Melani, con il quale al tempo
             vivemmo insieme il processo di costituzione di questa capacità. In conclusione,
             all’inizio del nuovo millennio tutte le maggiori Organizzazioni Internazionali
             avevano inteso dotarsi di nuove capacità, ovvero avevano compreso la necessità
             di fissarne la dottrina e svilupparne le capacità.
                  Oggi,  a  distanza  di  più  di  un  decennio,  le  Nazioni  Unite,  la  NATO
             l’Unione  Europea  ma  anche  l’Unione  Africana,  con  la  quale  l’Arma  dei
             Carabinieri collabora fortemente, hanno preso in considerazione tutti questi
             aspetti e hanno costituito delle capacità di polizia che sono capaci di assumere
             le due grandi responsabilità di una polizia dispiegata in zone destabilizzate o
             fortemente destabilizzate:

                  ˗ il mandato esecutivo, ovvero la capacità di sostituirsi o di supportare la
             forza di polizia locale in tutte le sue attività preventive e repressive;
                  ˗ il capacity building, cioè la possibilità di schierare unità in campo che siano
             in grado di supportare la polizia, ricostruirla, addestrarla, prepararla, portandola
             al livello delle best practices. Questo secondo aspetto, oggi che il concetto si è anda-
             to allargando, comprende anche le attività riconducibili al Monitoring, Mentoring e
             Advising, il Security Sector Reform e il Disarmament, Demobilization e Reintegration.
                  Avviandomi a concludere, mi chiedo dunque quale sia stato l’ulteriore svi-
             luppo di tali concetti. Ebbene, tutti quegli elementi che ho appena descritto
             possiamo  trovarli  nel  concetto  dello  Stability  Policing,  parte  integrante  del
             Comprehensive Approach, basato su alcuni aspetti che vale la pena di sottoli-
             neare, quali il rispetto dei diritti umani, assolutamente fondamentale, e delle
             leggi umanitarie internazionali.


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