Page 36 - Supplemento Rassegna 2017-2
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Min. Plen. Lucio Demichele
Capo dell’Unità PESC/PSDC, MAECI
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione alcuni
spunti di riflessione, approfittando della presenza in
questo panel di personalità che vivono in prima perso-
na e direttamente, per le funzioni che rivestono, il valo-
re e il significato della dimensione della stabilizzazione
e della polizia civile nelle missioni internazionali.
Quello che chiamiamo approccio comprensivo, o approccio integrato, alla
gestione delle crisi internazionali, ha ormai circa 20 anni nella pratica, e qualche
anno meno nella dottrina. Nella prassi, la prima manifestazione concreta di
questo concetto può essere fatta risalire all’esperienza delle Multinational
Specialised Units nei Balcani. Nella concettualizzazione, vengono in mente
alcuni testi di base: il Rapporto Brahimi del 2000, il Concetto Strategico della
NATO del 1999, la Strategia di Sicurezza dell’Unione Europea del 2003.
A distanza di due decenni, il “comprehensive approach” è un principio
guida ineludibile di tutte le organizzazioni che pianificano e conducono opera-
zioni di peacekeeping, dalle Nazioni Unite all’Unione Europea, dalla NATO alla
stessa Unione Africana. Si tratta di un concetto elastico, a volte sfuggente, ma
di cui possiamo certamente indicare gli elementi di fondo:
- un concetto ampio di sicurezza, che associa alla dimensione militare
quella del consolidamento della governance, attraverso le strutture di sicurezza
civili, le forze di polizia, l’apparato giudiziario, l’amministrazione locale, ecc.
- all’ampiezza dei compiti nello “spazio”, per così dire, è associato poi un
obiettivo di sostenibilità nel tempo dell’azione di gestione delle crisi, o dei suoi
risultati. Questa passa necessariamente attraverso l’incorporazione nel concetto
di approccio complessivo di funzioni e compiti non strettamente securitari,
quali lo sviluppo sociale ed economico, la diplomazia preventiva, ecc.. Già si
vedono all’orizzonte segnali che potrebbero portare all’inclusione anche di aree
quali l’ambiente e il patrimonio culturale, in quanto essenziali a tutela dell’iden-
tità e dunque della sicurezza umana delle popolazioni interessate, in base ad una
evoluzione concettuale che nasce, come naturale che sia, dal mutare dello sce-
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