Page 23 - Supplemento Rassegna 2017-2
P. 23

MIN. PLEN. RENATO VARRIALE


             comprensorio dell’Ambasciata, le mura dell’Ambasciata. Non può uscire, per
             esempio, in divisa all’esterno, tantomeno armato, ma può operare solo all’inter-
             no. Nonostante questa limitazione voluta dal diritto internazionale, invece il
             personale dell’Arma sviluppa una capacità di controllo del territorio, ed in che
             maniera? In maniera molto semplice: parla con la polizia, che normalmente è
             all’esterno dell’Ambasciata, parla con chi fa servizi di ronda, parla con le perso-
             ne  del  quartiere,  parla  con  i  visitatori  occasionali  o  abituali  dell’Ambasciata,
             osserva il movimento dei passanti. Tutto questo secondo una capacità conna-
             turata. Non riesco a immaginare nessuno di noi diplomatici o del nostro perso-
             nale civile come capace di ottenere altrettanta attenzione, ad esempio, dai poli-
             ziotti che stanno all’esterno dell’Ambasciata a vigilare, i poliziotti dello Stato
             Ospite che stanno all’esterno dell’Ambasciata.
                  Invece  questo  dialogo  avviene  sistematicamente  con  il  personale
             dell’Arma. Certe volte, nella mia esperienza all’estero, mi sono anche meravi-
             gliato perché avveniva in lingue anche particolarmente difficili, con una capacità
             di comprensione reciproca che veramente fa onore ai Carabinieri che ho cono-
             sciuto. Quindi, in qualche maniera, c’è un valore aggiunto, una capacità di con-
             trollo  del  territorio  limitata,  se  non  altro,  all’ambiente  circostante,  che  è  già
             molto, perché questo ci garantisce dal fatto che il pericolo, terroristico o di altro
             tipo, non prenderà le mosse dal circondario dell’Ambasciata. Non è poco.
                  C’è poi un altro aspetto che non può essere sottovalutato. Sempre più
             spesso,  nelle  sedi  all’estero,  ci  avvaliamo,  a  rinforzo  dell’opera  dei  nostri
             Carabinieri, di servizi di vigilanza privata. I responsabili dei servizi di vigilanza
             privata,  normalmente,  hanno  come  interlocutori  i  Carabinieri.  I  Carabinieri
             svolgono un servizio, quindi, di coordinamento e di controllo di questo perso-
             nale esterno locale, che non altrettanto bene noi diplomatici ed amministrativi,
             personale degli Esteri voglio dire, potremmo esercitare.
                  Anche lì vi è una grande capacità di dialogo del nostro personale. Anche
             lì, è inutile nasconderlo,  l’importanza della divisa fa la differenza perché, bene
             o male, il personale di vigilanza indossa anch’esso una divisa e sente l’autorità
             di una persona esperta, anch’essa indossante una divisa, e quindi con capacità
             anche di comando e di organizzazione. E devo dire che questa capacità di coor-
             dinamento dei servizi di vigilanza si è andata affinando nel corso del tempo, sia

                                                                                      21
   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28