Page 22 - Supplemento Rassegna 2017-2
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Min. Plen. Renato Varriale
Ispettore Generale del MAECI
Signor Sottosegretario agli Esteri, Signor
Comandante Generale dell’Arma, caro Ambasciatore
Massolo, Signori Ambasciatori, Signori Generali, alti
Ufficiali presenti, Signore e Signori, l’intervento che ha
appena pronunziato il Comandante Agovino mi esenta
dal ripetere dati sulla struttura. Vi direi soltanto che
l’Ispettorato Generale si occupa della sicurezza delle sedi all’estero e della sede
centrale e quindi, come è già stato detto, in questo ambito è il principale inter-
locutore, in termini di coordinamento, del Comando dell’Arma presso di noi.
L’aspetto su cui invece vorrei soffermarmi in questo intervento è quello
che, tutto sommato, avviene sempre sulla rete all’estero ma non viene abbastan-
za messo in luce. Abbiamo già detto, e giustamente valorizzato, il grado di per-
fezionamento tecnico, anche in termini di consulenza, che il personale dell’Arma
sta dando al Ministero degli Esteri. Però io vorrei fare per un attimo riferimento
a quello che chiamerei il valore aggiunto che, con la sua esperienza storica, il per-
sonale dell’Arma riesce a dare a noi degli Esteri, quando fa cioè quelle cose che
noi degli Esteri non sappiamo fare, o non potremmo fare altrettanto bene.
Vado un po’ sul concreto. Ad esempio, in materia di lotta al terrorismo e
alla criminalità, si parla molto in questi giorni di controllo del territorio.
Sappiamo benissimo che l’Arma dei Carabinieri è maestra nel controllo del ter-
ritorio, lo garantisce in maniera eccellente insieme alle altre Forze di Polizia qui
in Italia. Sarebbe impensabile pretendere dal nostro personale all’estero e dai
225 Carabinieri in servizio di vigilanza e sicurezza nelle Ambasciate cosiddetti
“quadriennali” - cioè i Carabinieri che vanno all’estero per un periodo quadrien-
nale, che si occupano specificamente di vigilanza e sicurezza della sede - un
controllo del territorio su scala nazionale nel Paese estero in cui operano. In
realtà, però, con la loro esperienza i Carabinieri assicurano un controllo del ter-
ritorio, nei limiti in cui loro è consentito.
Dovete immaginare che il personale dell’Arma in servizio in una
Ambasciata o in un Consolato, teoricamente non potrebbe andare oltre il
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