Page 18 - Rassegna 4-2016
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DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO - GRUPPI ARMATI NON STATALI

      Non sfugge infatti come l’attuale congiuntura storica richieda un’attenta
riflessione su temi di questo tipo. Le molteplici crisi che caratterizzano l’attuale
scenario politico internazionale, dalla Libia, alla Siria, all’Iraq all’Afghanistan,
sono segnate da una cifra macabra e sconfortante - l’enorme sofferenza delle
popolazioni civili coinvolte loro malgrado nel conflitto. L’assedio di Aleppo,
stretta fra forze governative e varie forze composite ostili al Presidente Assad,
ricordano l’assedio di Leningrado: popolazioni ridotte alla fame, bambini uccisi
tanto dalle bombe quanto dalla mancanza di generi di prima necessità.
L’interrogativo amaro che si impone agli esperti di diritto e relazioni internazio-
nali, ma che scuote nel profondo ogni essere umano è allora se il senso di un
diritto il cui scopo dichiarato era quello di umanizzare i conflitti sia in qualche
modo andato smarrito e, se si, come possa essere recuperate.

      È questa la ragione per la quale la Conferenza del 2016 è stata centrata sui
gruppi armati non statali nel Diritto Internazionale Umanitario: per la consape-
volezza che essi costituiscono oggi gli attori principali di quasi tutti i conflitti in
essere e che il loro peso specifico nella prospettiva del rispetto del Diritto
Internazionale Umanitario sia cresciuto a tal punto da rendere indispensabile il
loro coinvolgimento nelle dinamiche del diritto bellico. Perdere questa sfida,
quella dell’aumento del rispetto del Diritto Internazionale Umanitario da parte
dei gruppi armati non statali, equivale a consegnare il Diritto Internazionale
Umanitario a una morte certa. Fino a quando gli Stati nazionali saranno disposti
a sacrificare sul campo uomini vincolati al rispetto delle norme del diritto, a
fronte di opponenti che disprezzano le più fondamentali regole di civiltà dei
conflitti? Sebbene violazioni, anche gravi, del Diritto Internazionale
Umanitario siano commesse anche dagli Stati, la scommessa odierna è quella di
vincolari i gruppi armati non statali al rispetto delle norme internazionali e di
questo, soprattutto, si è occupata la Conferenza Internazionale dello scorso
ottobre.

      La Conferenza si è aperta con i discorsi introduttivi delle autorità italiane
e straniere che hanno partecipato ai lavori.

      Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Generale Tullio Del
Sette, ha focalizzato il suo discorso introduttivo proprio sulle sfide poste dai
conflitti asimmetrici e dalla loro compatibilità con il Diritto Internazionale

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