Page 241 - Rassegna 3-2016
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IL TERRORISMO INTERNAZIONALE NELLA GIURISPRUDENZA
                        DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA

delle missioni dovranno essere definiti da decisioni del Consiglio, mentre
all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
è affidato il compito di coordinarne gli aspetti civili e militari, sotto l’autorità del
Consiglio e in stretto e costante contatto con il Comitato politico e di sicurezza
(CPS). Finanziamenti per le azioni correlate alla lotta della criminalità grave e
organizzata, compreso il terrorismo, sono previsti dal Fondo sicurezza interna
dell’UE (2014-2020) (FSI Polizia), istituito con il regolamento (UE) n.
513/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014.

      Il 28 aprile 2015 la Commissione ha presentato l’Agenda europea sulla
sicurezza interna per il periodo 2015-2020 (COM(2015)185), che include la
lotta al terrorismo come priorità e sostiene alcuni degli orientamenti individuati
dai capi di Stato e di governo nella loro dichiarazione del 12 febbraio 2015 sulla
lotta al terrorismo.

      L’Agenda prende atto delle nuove e complesse minacce che negli ultimi
anni l’Unione europea si trova ad affrontare, molte delle quali derivano dall’in-
stabilità politica e sociale di Paesi geograficamente vicini all’UE e dai cambia-
menti in termini di radicalizzazione, violenza e terrorismo. Essa si pone come
agenda condivisa fra l’Unione e gli Stati membri, sollecitandone la collaborazio-
ne per contrastare, nel rispetto delle responsabilità nazionali di difesa della legge
e salvaguardia della sicurezza interna, le sfide che richiedono di essere affronta-
te con la massima urgenza e individuate nella lotta al terrorismo, alla criminalità
organizzata e alla criminalità informatica, in quanto settori interconnessi con
una forte dimensione transfrontaliera(6).

(6) - Le azioni fondamentali stabilite dall’Agenda sono le seguenti:
      - l’istituzione di un centro di eccellenza per la lotta alla radicalizzazione;
      - l’aggiornamento della decisione quadro sulla lotta al terrorismo, anche per poter disporre di
        un quadro efficace a partire dal quale affrontare il fenomeno dei combattenti stranieri;
      - il taglio delle reti di finanziamento alla criminalità e al terrorismo e il rafforzamento dell’isti-
        tuto della confisca dei beni;
      - l’intensificazione del dialogo con il settore delle tecnologie dell’informazione (TIC);
      - il rafforzamento del quadro giuridico sul traffico illegale di armi;
      - il rafforzamento degli strumenti di lotta alla criminalità informatica, con particolare riferi-
        mento all’accesso alle prove e alle informazioni ricavate da Internet;
      - il miglioramento delle capacità di Europol, anche attraverso la creazione di un centro euro-
        peo antiterrorismo - ECTC (il cui lancio ufficiale è avvenuto a gennaio 2016 a margine della
        riunione informale dei ministri della Giustizia e degli affari interni dell’UE).

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