Page 191 - Rassegna 3-2016
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DA’ISH TRA PROPAGANDA E GUERRA DI INFORMAZIONE.
UN’ANALISI DELLE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI TERRORISMI NEL XXI SECOLO

      Sulla capacità dei media francesi di gestire invece dati scottanti in un con-
testo emergenziale già sufficientemente carico di tensioni ed aspettative funeste,
rileva invece l’essere riusciti a contenere la diffusione della notizia di un furto
inquietante, in quei giorni di terrore: numerose tute protettive, del tipo di quelle
predisposte al tempo dell’emergenza ebola, risultavano infatti trafugate dal-
l’ospedale pediatrico necker, di parigi, oltre a guanti, maschere e ad una trentina
di paia di stivali di polietilene, come noto resistenti agli agenti chimici. piuttosto
complesso sembra essere stato infatti il contenimento della propagazione del-
l’informazione, soprattutto per il suo collegamento oggettivo con le dichiara-
zioni rese dal primo ministro transalpino, Manuel valls, quando proprio in quei
giorni lanciava l’allarme di possibili attacchi chimici e batteriologici da parte dei
terroristi di Dā‘ish(236).

      Anche le Autorità belghe si sono trovate di fronte all’imbarazzo di dover
gestire una non meno delicata questione, che rischiava di esplodere soltanto un
paio di settimane dopo la strage di parigi. Il 30 novembre infatti, durante una
perquisizione eseguita all’interno dell’abitazione del 26enne Mohamed Bakkali -
collegato al latitante Salah Abdeslam ed arrestato quale responsabile della cellula
di Molenbeek che aveva fornito il supporto logistico agli attentatori di parigi - la
polizia locale sequestrava un video di una decina di ore, relativo alle attività di
osservazione svolte dai terroristi in direzione della casa del direttore del pro-
gramma di ricerca e sviluppo nucleare belga del Centro Studi di Mol, in Belgio.

      nel mese di gennaio, peraltro, un ingegnere in formazione veniva allonta-
nato da electrabel, gestore del nucleare in quel paese, perchè dimostrava eviden-
ti segni di radicalizzazione, mentre il cognato era risultato condannato per la sua
militanza all’interno del gruppo Sharia4Belgium ed un altro impiegato del
Centro era improvvisamente scomparso, presumibilmente per unirsi alle truppe
di Dā‘ish in Siria. la notizia, opportunamente divulgata tardivamente sulla stam-
pa belga il 17 febbraio 2016, non veniva ripresa da nessuna delle agenzie di stam-
pa internazionali. Sul punto, non appare tuttavia secondario osservare come in
Dabiq 9 del maggio 2015, un articolo redatto da Cantlie ed intitolato “La tempesta
perfetta”, fosse incentrato proprio sulla possibilità di un attacco nucleare.

(236) - Cfr.http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/11/21/parigi-rubate-10-tute-anti-
        ebola-in-ospedale_51ef474a-ab96-4c71-be7e-234a8cb467d8.html

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