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SCIENTIAE
ma anche i limiti e le tutele dell’indagine stessa, nonché le interrelazioni con i dirit-
ti fondamentali dei soggetti (o degli oggetti) coinvolti.
Alla rigorosa formalità imposta all’operato dell’investigatore si contrappo-
ne un’attività, del tutto svincolata da vincoli normativi, perpetrata dal criminale
informatico, che si trova nella condizione di poter sfruttare qualsivoglia elemento
tecnico dell’ecosistema digitale per muoversi liberamente nel cyberspazio.
Tuttavia, è doveroso rimarcare come questa asimmetria di condizioni non rap-
presenti affatto una novità per gli organi preposti all’attività di polizia giudiziaria.
La disparità tra l’azione «vincolata» dell’investigatore e quella «libera» del cri-
minale ha sempre caratterizzato il panorama investigativo, nella misura in cui il
reo è tale in quanto agisce sistematicamente contra legem. Il rappresentante della
pubblica autorità, per contro, opera sempre entro i margini di legalità - posti non
per limitare l’azione del singolo, bensì per tutelare il cittadino dall’esercizio arbi-
trario del potere dell’Istituzione rappresentata - che ne legittimano l’operato.
Tra le principali questioni che emergono nell’affrontare i reati informatici,
si annovera la questione della giurisdizione, con particolare riguardo ai casi in cui
il reato coinvolge attori che operano al di fuori dei confini nazionali. La determi-
nazione dell’autorità giudiziaria competente in relazione a un crimine online può
risultare particolarmente complessa, soprattutto in considerazione delle diverse
tipologie di reato e delle loro modalità di perpetrazione. Inoltre, le indagini sui
crimini online devono confrontarsi con le problematiche legate alla protezione
dei dati personali e alla privacy. Benché sia imprescindibile per le autorità racco-
gliere informazioni ai fini dell’identificazione dei rei, tale attività deve svolgersi
nel pieno rispetto della normativa in materia di privacy e protezione dei dati per-
sonali. L’acquisizione di elementi probatori in ambito digitale può rivelarsi parti-
colarmente articolata e richiedere competenze altamente specialistiche, ma costi-
tuisce un passaggio fondamentale per supportare l’azione penale e orientare le
decisioni giudiziarie. Gli investigatori devono possedere una conoscenza appro-
fondita di quali dati possano essere generati da un’attività online, nonché della
loro reperibilità e delle modalità di acquisizione. Inoltre, data la natura volatile
delle prove digitali, che possono essere facilmente alterate o eliminate, le autorità
devono essere in grado di raccogliere, analizzare e presentare elementi probatori
digitali validi e ammissibili in sede processuale.
3.5. Implicazioni della collaborazione con terzi
Ciascuna di queste problematiche meriterebbe una trattazione specifica e
approfondita, in quanto suscettibile di generare una molteplicità di scenari alter-
nativi e particolari.
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