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SCIENTIAE




                  La complessità del panorama tecnologico attuale richiede un approccio inve-
             stigativo sofisticato e multidisciplinare, capace di comprendere e analizzare le
             peculiarità tecniche di ciascun mezzo di comunicazione, nonché le implicazioni
             giuridiche del loro utilizzo. È fondamentale riconoscere che la natura del reato e il
             profilo criminologico dell’autore sono spesso intrinsecamente legati alla specifica
             tecnologia impiegata. Questa correlazione ci impone di strutturare la nostra analisi
             seguendo una duplice categorizzazione: da un lato, distinguendo tra comunicazio-
             ni pubbliche (uno a molti e molti a molti) e private (uno a uno), e dall’altro, esa-
             minando le caratteristiche tecniche specifiche di ciascuna piattaforma o servizio.

             2.1. Comunicazione pubblica
                  Nel contesto delle comunicazioni pubbliche, ci riferiamo a quelle forme di
             interazione digitale che consentono a un individuo o a un gruppo organizzato di
             disseminare messaggi a un vasto pubblico. Le piattaforme social media rappre-
             sentano l’archetipo di questa categoria. È cruciale evidenziare che, nonostante
             l’implementazione di protocolli di cifratura e, in alcuni casi, di meccanismi di
             anonimizzazione, queste piattaforme mantengono un livello intrinseco di trac-
             ciabilità. Infatti, gli indirizzi IP del mittente e del destinatario vengono invariabil-
             mente registrati nei log dei content provider, come i social network, costituendo
             un elemento fondamentale per le indagini digitali.
                  Dal punto di vista investigativo, l’accesso a questi dati richiede generalmen-
             te un dialogo diretto con i provider, spesso multinazionali soggette a giurisdizioni
             altre. Questo scenario implica la necessità di attivare meccanismi di cooperazione
             internazionale, aumentando il livello di complessità e allungando i tempi delle
             indagini, tuttavia, una volta ottenuti, questi dati possono fornire informazioni
             preziose sulla cronologia e la geografia delle interazioni, nonché sulle reti di con-
             tatti degli individui sotto indagine.
                  Nel contesto delle attività criminali che sfruttano le comunicazioni pubbliche,
             emerge con particolare rilevanza il fenomeno della propaganda estremista e del pro-
             selitismo ideologico. Queste attività, che possono assumere forme diverse come l’in-
             citamento all’odio (su base razziale, religiosa o sociale), la radicalizzazione religiosa,
             l’estremismo politico e il terrorismo (sia endogeno sia esogeno), trovano nelle piat-
             taforme social un terreno fertile per la loro diffusione. La natura virale di questi
             ambienti digitali amplifica la portata e l’impatto di tali messaggi, ponendo sfide
             significative al legislatore nel bilanciamento tra la tutela della libertà di espressione e
             la salvaguardia della sicurezza pubblica. In contrasto, le comunicazioni private,
             come quelle veicolate attraverso servizi di messaggistica istantanea (ad esempio,
             WhatsApp, Signal o Telegram), presentano sfide investigative di natura diversa.

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