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IL RAPPORTO TRA ANONImATO ONLINe e SICuRezzA
➣ danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici (art. 635-
bis c.p.): sanziona la distruzione, il deterioramento, la cancellazione o l’alterazio-
ne di informazioni, dati o programmi informatici altrui;
➣ frode informatica (art. 640-ter c.p.): punisce chi, alterando il funziona-
mento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto su
dati, informazioni o programmi, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con
altrui danno;
➣ produzione e diffusione di materiale pedopornografico (artt. 600-ter e
600-quater c.p.): sanziona la produzione, diffusione, divulgazione, offerta o ces-
sione di materiale pedopornografico, anche attraverso mezzi telematici;
➣ diffusione di programmi dannosi (art. 615-quinquies c.p.): punisce la dif-
fusione, comunicazione o consegna di programmi informatici aventi per scopo o
per effetto il danneggiamento di un sistema informatico.
L’approccio ermeneutico estensivo consente di contrastare anche la crimi-
nalità tradizionale che si avvale di strumenti tecnologici. Un esempio paradigma-
tico è il caso del cyberbullismo, fenomeno contrastato in modo preventivo
mediante le misure introdotte dalla legge 71/2017, ma che trova una risposta
penale attraverso l’applicazione delle norme sulla diffamazione, l’istigazione al
suicidio, l’ingiuria o la molestia.
Questo approccio interpretativo estende significativamente l’azione di con-
trasto, consentendo non solo di reprimere condotte antigiuridiche specifiche pro-
prie della criminalità informatica, ma anche di contrastare la criminalità tradizio-
nale che, adattatasi al processo di digitalizzazione, utilizza sempre più strumenti
tecnologici per perseguire le proprie finalità illegali. In tale contesto, l’impiego di
metodologie e strumenti che consentono di dissimulare l’identità si configura
come particolarmente appetibile e diffuso nell’ambito delle attività criminose.
2. Tecnologie di comunicazione digitale e impatto sulla sicurezza pubblica
L’evoluzione delle tecnologie informatiche nell’ultimo ventennio ha radi-
calmente trasformato il panorama delle telecomunicazioni, ridefinendo le moda-
lità di interazione sia nella sfera privata che in quella pubblica. Questa rivoluzione
digitale ha comportato un cambiamento paradigmatico nelle metodologie inve-
stigative, rendendo imprescindibile per le forze dell’ordine e gli organi giudiziari
l’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito dei sistemi di comunicazione
informatica. Tali sistemi, che comprendono piattaforme di messaggistica istanta-
nea, servizi di Voice over IP (VoIP), social media e altre tecnologie emergenti,
sono diventati non solo strumenti di comunicazione quotidiana, ma anche
potenziali vettori per attività criminose.
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