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IL RAPPORTO TRA ANONImATO ONLINe e SICuRezzA
per individui intenzionati a condurre attività illecite. Inoltre, anche quando i temi
trattati non sono esplicitamente illegali, questi forum possono fungere da terreno
fertile per il reclutamento in organizzazioni criminali, spaziando dallo spaccio di
droga al terrorismo. Il fenomeno ha assunto dimensioni particolarmente allar-
manti negli Stati Uniti, come evidenziato dagli eventi di Capitol Hill, dove molti
partecipanti erano attivi sia su social media mainstream che su piattaforme noto-
riamente associate all’estremismo, come 4chan e 8chan.
Un aspetto particolarmente insidioso di questo scenario è, inoltre, l’adozio-
ne di piattaforme di comunicazione non convenzionali da parte di gruppi eversi-
vi. L’utilizzo di sistemi di chat integrati in videogiochi online rappresenta un
esempio emblematico di questa tendenza. Questi ambienti, originariamente con-
cepiti per scopi ricreativi, sono stati cooptati per condurre attività di proseliti-
smo, diffondere propaganda e facilitare la radicalizzazione. L’estrema destra euro-
pea e americana, in particolare, ha dimostrato una notevole abilità nell’infiltrare
questi spazi, creando narrative distorte all’interno di giochi popolari e diffonden-
do ideologie negazioniste, neonaziste e discriminatorie. La correlazione tra questi
ambienti virtuali e atti di violenza nel mondo reale, come dimostrato dalle tragi-
che sparatorie di Oslo, Christchurch, El Paso e Pittsburgh, evidenzia la pericolo-
sità di questo fenomeno. Questi spazi online non solo facilitano la radicalizzazio-
ne e l’incontro tra individui con ideologie estremiste, ma forniscono anche piat-
taforme per la condivisione di tattiche violente e, in alcuni casi, per la trasmissio-
ne in diretta di atti terroristici.
Dal punto di vista giuridico e investigativo, questo scenario pone sfide senza
precedenti. Le autorità si trovano a dover navigare un terreno complesso, dove il
confine tra libertà di espressione e incitamento all’odio o alla violenza è spesso
sfumato. La natura transnazionale di queste piattaforme complica poi ulterior-
mente l’applicazione delle leggi nazionali, richiedendo una cooperazione interna-
zionale senza precedenti tra le agenzie di law enforcement.
Per affrontare efficacemente queste sfide, è necessario un approccio multi-
disciplinare che coniughi competenze tecnologiche avanzate con una profonda
comprensione dei fenomeni socio-culturali sottostanti. Un esempio dei nuovi
campi di studio e discipline che sempre più si stanno affermando è la Social
media Intelligence (SOCMINT), una branca specializzata dell’analisi di intelli-
gence che integra una vasta gamma di tecniche analitiche avanzate, tra cui
l’Elaborazione del Linguaggio Naturale (NLP), l’Analisi delle Reti Sociali
(SNA), l’Intelligenza Artificiale (AI) e l’Elaborazione di Eventi Complessi
(CEP), con l’obiettivo di fornire agli investigatori strumenti sofisticati e metodo-
logie per monitorare, analizzare e prevenire attività criminali online.
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