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I nuOvI DIrIgenTI Del COmPArTO DIFesA e sICurezzA
Tali aspetti, presentano alcune peculiarità rispetto al settore civile, a causa della
specificità delle funzioni svolte e delle condizioni operative; infatti, il ruolo della diri-
genza nel comparto Difesa rispetto agli altri settori si sostanzia in tre elementi: “auto-
nomia e disciplina”, ovvero il possedere equilibrio tra leadership e rispetto delle
direttive superiori; “gestione del rischio”, cioè essere dotati di responsabilità e com-
petenze specifiche nella gestione delle crisi e nella “cooperazione internazionale”.
La citata dirigenzializzazione determina, di conseguenza, modifiche nel tratta-
mento economico, mirate a riconoscere le crescenti responsabilità e le competenze:
in particolare, implica l’attribuzione di un nuovo trattamento economico dal grado
di maggiore, ma anche una caratterizzazione della carriera a “sviluppo dirigenziale”
dei funzionari del comparto sicurezza che prevede il riconoscimento dirigenziale a
partire dalla qualifica di Vice Questore Aggiunto (equiparata al grado di maggiore).
L’introduzione del nuovo trattamento economico dirigenziale viene fatto coinci-
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dere, sia per le Forze Armate che per la Guardia di Finanza,con la promozione al
grado di maggiore, in sostituzione dei previgenti istituti economici .
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A proposito di ulteriori sviluppi normativi sul punto, ancora in evoluzione,
appare opportuno segnalare, da ultimo, un recentissimo disegno di legge conte-
nente misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle
FF.PP., FF.AA. e Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, approvato nella seduta del
1° aprile u.s. dall’Assemblea della Camera. Tale provvedimento è volto a rafforzare
e valorizzare la specificità delle diverse componenti del comparto sicurezza, difesa
e soccorso pubblico ed si compone complessivamente di diciotto articoli, suddivi-
si in due capi: il primo concernenti gli interventi in materia di ordinamento, orga-
nizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate, nonché del
Corpo nazionale dei vigili del fuoco, mentre il secondo introduce nuovi aspetti in
materia di benefici assistenziali in favore del personale del predetto comparto.
Inoltre, la norma sopra citata è rilevante non solo per la regolamentazione
interna del settore, ma anche per le sue implicazioni dirette nella gestione e nel
miglioramento delle capacità operative, in quanto mira ad intervenire su alcuni
aspetti dell’ordinamento e dell’organizzazione per garantirne una maggiore
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32 Vedasi artt. 1810 e ss. del Codice dell’ordinamento militare.
33 omogeneizzazione, efficienza per i servizi istituzionali e assegno di iniziale valorizzazione dirigenziale.
34 Ad esempio l’art. 5 reca disposizioni concernenti l’ordinamento e l’organizzazione dell’Arma dei
Carabinieri; in particolare, il 1° comma interviene sull’art. 174 del decreto legislativo 15 marzo 2010,
n. 66 disponendo di nuovo l’accorpamento, in un’unica posizione, del Comando Unità mobili e
Specializzate dell’Arma dei carabinieri, retta da un unico Generale di Corpo d’armata, mentre il 2°
comma prevede che il vertice del comparto contingente per la Banca d’Italia dell’Arma dei
Carabinieri possa essere, oltre che un Generale di Brigata, anche un Generale di Divisione.
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