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DOTTRINA




             6.  Conclusioni
                  Si è disquisito riguardo i principali istituti di interesse per le amministra-
             zioni, ed in particolare quella militare. Quest’ultima, in particolare l’Arma dei
             Carabinieri, è caratterizzata da una moltitudine di enti amministrativi che, nello
             svolgimento delle attività istituzionali, si trovano necessariamente a che fare con
             i contratti pubblici, e in particolare con la species appalti. Si tratta, nella maggior
             parte delle ipotesi, di contratti sotto la soglia comunitaria, molti dei quali suscet-
             tibili di affidamento diretto. Ecco, dunque, la rilevanza dell’affidamento diretto
             e del principio di rotazione, molto spesso invocato come limite invalicabile.
                  Lo spirito del nuovo Codice dei contratti pubblici è sintetizzato nel risul-
             tato: il fine ultimo dell’azione amministrativa deve essere volto al raggiungimen-
             to dell’interesse pubblico attraverso il buon andamento dell’amministrazione; a
             ciò tutto il resto è subordinato. Con questa chiave interpretativa gli enti ammi-
             nistrativi sono chiamati ad applicare le nuove norme: non bisogna avere paura,
             bisogna fare; la stessa ottica del fare che caratterizza la nuova responsabilità
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             amministrativa a seguito dell’approvazione del Decreto Sviluppo .
                  Gli enti amministrativi dell’organizzazione militare devono tener ben pre-
             sente questa inversione di punto di vista: la tutela del mercato, ovvero la proce-
             dimentalizzazione  ad  ogni  costo,  è  superata  dal  risultato  rivolto  al  fare.  Ciò
             rende necessari, a parere dello scrivente, alcuni accorgimenti che ben potrebbe-
             ro facilitare da un lato l’azione amministrativa, e dall’altro migliorare la qualità
             delle prestazioni delle quali l’amministrazione ha bisogno, in termini di lavori e
             servizi, per l’adempimento dei compiti istituzionali.
                  In primis, l’affidamento diretto può essere una rapida soluzione per tutti
             gli appalti di lavori sotto i 140mila euro, senza necessità di particolare aggravio
             burocratico per gli uffici periferici. Gli enti amministrativi, infatti, soprattutto
             nel caso dell’Arma dei Carabinieri, caratterizzata da una forte capillarità sul ter-
             ritorio nazionale, sono interessati da un elevato numero di lavori, soprattutto
             per il mantenimento logistico, per piccoli importi. La problematica che potreb-
             be  emergere,  tuttavia,  dall’applicazione  materiale  dell’affidamento  diretto  è
             legata al rispetto del principio di rotazione. Sul punto si specifica che nessun
             limite emerge, secondo il nuovo Codice, per gli appalti di importo inferiore ai
             cinquemila euro. Diversamente, per i valori superiori, il principio di rotazione
             non è, come si è visto, assolutamente inderogabile. La deroga ad esso, ove non
             sia possibile reperire sul mercato una giusta alternativa, può essere perseguita


             38   Per una visione delle riforme del fare, A. Centrella, L’obbligo di provvedere e la responsabilità ammi-
                  nistrativa. Riflessioni per una corretta azione amministrativa, in Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, n.
                  2/2024, Roma.

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