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INSERTO
medio, senza, quindi, poter affermare - in modo generalizzato - l’assenza di
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ingannevolezza di tali messaggi .
In presenza di soggetti particolarmente vulnerabili come bambini e ado-
lescenti, infatti, occorre un’attenta operazione di declinazione e concretizzazio-
ne della nozione di consumatore-medio al fine di individuare il parametro di
diligenza, certamente aggravata rispetto che normalmente ci si attenderebbe da
un operatore economico professionista.
In relazione a questi particolari consumatori, infine, non opera il paradig-
ma generale che ipotizza un modello di consumatore perfettamente razionale
(il cosiddetto homo oeconomicus), capace di essere giudice dei propri interessi, for-
temente motivato a massimizzare la loro realizzazione, orientato ad effettuare
un calcolo utilitario e capace di valutare ogni desiderio in termini di utilità mar-
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ginale giacché essi hanno una «razionalità limitata» .
A presidio della libertà decisionale del minore, e quindi della sua tutela, vi
è anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato quale amministra-
zione deputata, ai sensi dell’art. 27 cod. cons., ad applicare le norme consume-
ristiche sulle pratiche commerciali scorrette supra tracciate.
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3. Le challange tra i minori: il caso TikTok e la “cicatrice francese”
I social network sono divenuti ormai sede pressoché primaria di espressione
della personalità dei minori nello spazio digitale e sempre più anche in quello reale.
Nati come strumento di socializzazione e mantenimento dei rapporti interperso-
nali a distanza, i social network sono divenuti parte della vita quotidiana di chiunque,
specie nelle fasce d’età più basse, tanto da costituire un aspetto dello sviluppo per-
sonale ormai pressoché irrinunciabile. Un problema senz’altro rilevante si annida
nel fatto che un controllo in uno spazio scarsamente regolamentato - nonostante
gli sforzi del legislatore soprattutto europeo negli ultimi anni - è piuttosto difficile
per i genitori, con l’ovvio pericolo di sviluppo di fenomeni penalmente rilevanti.
L’aspetto criminale dell’uso dei social network non esaurisce, però, la gamma di peri-
coli in cui può imbattersi il minore. Nel mondo delle comunicazioni elettroniche
di massa, infatti, il pericolo può derivare anche dall’avvitamento di relazioni tra
coetanei dove - con dolo o anche solo superficialità - emergono aspetti fragili e di
debolezza degli utenti che possono repentinamente accentuarsi fino a portare a
reazioni incontrollate, ad atti sconsiderati o finanche di autolesionismo.
20 Cons. Stato, VI, 1° ottobre 2024, n. 7869.
21 Cons. Stato, VI, ord. 10 ottobre 2020, n. 8650.
22 Per una panoramica generale sui poteri dell’AGCM in materia v. ex multis l’agile ed esaustiva
ricostruzione di C. Granelli, voce Pratiche commerciali scorrette: le tutele, in Contratto, Enc. dir. - I
Tematici, Milano, 2021825 e ss.
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