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INSERTO




             visualizzazioni (per almeno una manciata di secondi), di click effettuati sui link
             contenuti nell’annuncio, nonché delle “impressioni” di utenti selezionati sulla
             base della probabilità che abbiano un interesse per i contenuti pubblicizzati.
             Oltre a ciò, la raccolta e la gestione dei dati personali che gli utenti immettono
             nella  piattaforma  per  potervi  fruire  appieno  sono  ormai  un  vero  e  proprio
             “bene giuridico” la cui circolazione comporta un ricavo per il professionista.
                  In altre parole, il valore economico dei dati che gli utenti forniscono alla
             piattaforma ogni volta che utilizzano la stessa (e non solo, quindi, al momento
             dell’iscrizione) fonda la sussistenza di una decisione commerciale del consumato-
             re nel momento in cui, usando la piattaforma medesima, il consumatore cede i
             propri dati in cambio del servizio offerto dal professionista: più tempo un singolo
             utente spende sulla piattaforma, più quest’ultima aumenta i propri ricavi in quan-
             to gli introiti derivanti dalla raccolta pubblicitaria dipendono in modo cruciale
             dalle visualizzazioni degli utenti e dalle loro interazioni. Oltre a ciò, l’attività della
             piattaforma testé descritta integra perfettamente la definizione contenuta nell’art.
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             18, comma 1, lett. d) , cod. cons. e questo implica la competenza dell’AGCM
             giacché le condotte ascritte al professionista falsavano in misura rilevante la liber-
             tà di scelta dei consumatori particolarmente vulnerabili come i minori.
                  L’Autorità, anche con l’ausilio di un esperto in neuroscienze appositamen-
             te interpellato, ha ritenuto che comportamenti autolesionistici anche non suici-
             dari, come quelli riguardanti la cicatrice francese, fossero comunque in grado di
             rappresentare un pericolo per soggetti vulnerabili, posto che il comportamento
             autolesionistico seppur lieve costituisce il primo fattore di rischio di condotte
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             ulteriori di tipo finanche suicidario .
                  Il professionista titolare della piattaforma TikTok - in cui si sono diffusi
             in maniera virale i video sul come procurarsi tale segno sul viso - avrebbe dovu-
             to adottare degli accorgimenti tali da evitare che gli utenti più vulnerabili (con-
             sumatori a tutti gli effetti del servizio di social networing tramite la relativa piatta-
             forma)  potessero  essere  influenzati  nella  scelta  del  proprio  comportamento
             sociale ed “economico”.
                  Ed invece, i video relativi alla cicatrice francese hanno passato il vaglio del
             processo di revisione automatizzata della piattaforma in quanto, a prima vista,
             non avrebbero recato contenuti contrari alle linee guida adottate dal professio-
             nista medesimo.

             25   Ai fini della disciplina consumeristica, è considerata una pratica commerciale «qualsiasi azio-
                  ne, omissione, condotta o dichiarazione, comunicazione commerciale ivi compresa la pub-
                  blicità e la commercializzazione del prodotto, posta in essere da un professionista, in relazio-
                  ne alla promozione, vendita o fornitura di un prodotto ai consumatori».
             26   Cfr. § 21 provv. AGCM 31124/2024 cit.

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