Page 295 - Rassegna 2024-4_1
P. 295

L’hate speech tra vita off-line e on-line


                                        Sottotenente Elisa Malangone*

                    Il presente contributo esamina il fenomeno dell’odio online rivolto al singolo indi-
               viduo, analizzando i meccanismi attraverso cui le piattaforme digitali diventano veicolo di
               molestie, intimidazioni e bullismo. Vengono esaminati alcuni casi pratici che evidenziano
               l’impatto devastante di queste forme di aggressione sulla vita delle persone, mostrando
               come Internet amplifichi la portata di tali attacchi. Inoltre, l’articolo affronta il tema della
               criminalizzazione eccessiva della rete, mettendo in luce i rischi di un approccio troppo
               severo che potrebbe limitare la libertà di espressione, la privacy e l’accesso all’informazio-
               ne. Si discute la necessità di trovare un equilibrio tra la protezione degli utenti dai pericoli
               online e la salvaguardia dei diritti fondamentali, proponendo soluzioni che possano garan-
               tire una rete più sicura senza compromettere i valori di libertà e innovazione.

                    The work examines the “hate speech phenomenon” directed at individuals, analysing the mecha-
               nisms through which digital platforms become vehicles for harassment, intimidation and bullying. Some
               cases are examined that highlight the devastating impact of  these forms of  aggression on people’s lives, sho-
               wing how the Internet amplifies the scope of  such attacks. The article also tackles the issue of  overcrimi-
               nalization of  the Internet, highlighting the risks of  an overly strict approach that could limit freedom of
               expression, privacy and access to information. It is a matter of  striking the right balance between protecting
               users from online dangers and safeguarding fundamental rights, by proposing solutions that can ensure a
               safer network without compromising the values of  freedom and innovation.

                                               !
               SOMMARIO: 1. Le nuove tecnologie e l’odio ad personam. - 2. Hate speech: alcuni casi pratici.
                          - 3. Una eccessiva criminalizzazione della rete.

               1.  Le nuove tecnologie e l’odio ad personam
                    Negli ultimi anni le tecnologie hanno ridefinito gli orizzonti e i rapporti
               umani. Internet è sicuramente una delle più grandi rivoluzioni socioculturali,
               favorendo, tra le altre cose, la diffusione di una nuova forma di odio digitale,
               che non colpisce solo minoranze, gruppi o individui considerati “diversi”, ma
               anche persone singole. Il confine è molto labile. Un’espressione d’odio può
               mutare rapidamente da un attacco motivato da idee omofobe, politiche a un
               attacco mirato a una singola persona, a volte con l’intento di distruggerne la
               reputazione, danneggiarne la vita privata o professionale o persino metterne in
               pericolo la sicurezza.

               *    Ufficiale Addetto presso l’Istituto di Studi Professionali e Giuridico Militare della Scuola
                    Ufficiali Carabinieri.

                                                                                         47
   290   291   292   293   294   295   296   297   298   299   300