Page 292 - Rassegna 2024-4_1
P. 292
INSERTO
Ci sono poi messaggi manipolati che contengono parole, immagini o
video che sono stati creati per poter ingannare la platea virtuale e decidere così
le sorti di una determinata persona che diventa bersaglio di odio e attacchi
aggressivi. La mente digitale, che è quella arrogante e carica di disprezzo, viag-
gia dove vuole, in quanto non esiste una guida utile per gestire il comportamen-
to, che si dirige ovunque in balìa di sé stesso. Il linguaggio dell’odio non bisogna
pensarlo vincolato in uno o in un altro canale comunicativo, come già citato la
rete è strettente collegata alla realtà, tanto da creare reciprocamente delle mode,
degli ulteriori spunti di messaggi, veicolando così il pensiero odioso.
Questo ci riporta alla consapevolezza ma anche al senso di responsabilità.
La consapevolezza, deriva dal latino sapere, ci riporta al sapere, ovvero a essere
consci, rendersi conto delle cose. Inoltre ha a che fare con la nostra conoscenza,
con ciò che noi conosciamo e quindi su come agiamo. Quando parliamo di
comunicazione, la consapevolezza si rapporta con ciò che noi conosciamo.
Si rapporta con il modo corretto del nostro relazionarci con gli altri, con
i saperi e come noi li utilizziamo e sulle nostre convenzioni sociali, oltre a come
noi ci esprimiamo all’interno della società.
Vi è poi una consapevolezza che riguarda la nostra attività online, come
noi ci interfacciamo all’interno del mondo digitale, quali sono le nostre cono-
scenze all’interno di ogni piazza virtuale e che tipo di funzionamento viene pre-
disposto all’interno di essa.Una conoscenza quindi non solo delle regole che
spesso vengono impartite all’interno dei vari social, ma anche un apprendimen-
to che ci riporta quotidianamente a delle responsabilità oggettive nei confronti
degli altri. La consapevolezza riporta costantemente il valore della responsabi-
lità delle azioni. La mancanza di conoscenza porta inevitabilmente al rischio di
produrre atti che possono esercitare il male nei confronti degli altri. È necessa-
rio quindi essere molto coscienti sulla tipologia di comunicazione esercitata
all’interno del mondo online come in quello offline. La mancanza di conoscen-
za ci porta all’interno di discorsi e commenti in cui regna una superficialità dei
giudizi, dove il rischio di addentrarsi dentro la rete degli odiatori è molto alta e
d’altra parte c’è anche il rischio di diventare oggetto d’odio.
La responsabilità deriva a sua volta dal latino respondēre e il suo primo signi-
ficato è “il fatto di essere responsabile”, un antico onere giuridico e morale deri-
vante da atti propri o altrui e inoltre indica la consapevolezza delle proprie azio-
ni e delle conseguenze che ne derivano.
Si evince che anche questo termine porta in sé una doppia responsabilità
che ci richiama alle conseguenze che derivano dagli atti che noi intraprendiamo,
ci riporta costantemente alla parola della consapevolezza.
44