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INSERTO




                  Si è trattato di un caso di suicidio di una ragazza di diciannove anni per
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             asfissia con uso di gas , metodo non molto comune, considerato che le morti
             che si verificano a queste condizioni sono accidentali e non intenzionali come
             in questo caso.
                  Una tragedia che ha suscitato preoccupazione riguardo alla diffusione di
             contenuti che potrebbero incitare alla violenza o al suicidio.
                  La giovane si è tolta la vita nel 2020, dopo avere tentato il suicidio già altre
             volte. Secondo le ricostruzioni, aveva trovato dettagli su come suicidarsi sul sito
             della Church of  Euthanasia, un’organizzazione controversa che promuove, tra le
             altre cose, l’eutanasia, il suicidio e l’aborto come mezzi per risolvere i problemi
             legati alla sovrappopolazione. Il sito è stato al centro di numerose polemiche.
             L’organizzazione, che sostiene l’eutanasia come una soluzione per la sovrappo-
             polazione e altre problematiche sociali, è stata criticata per promuovere l’idea
             che il suicidio possa essere una scelta legittima, senza offrire alcun tipo di sup-
             porto psicologico o risorse alternative per coloro che potrebbero trovarsi in
             momenti di crisi. Il metodo scelto dalla ragazza, era il metodo consigliato dallo
             stesso sito, perché a detta dello stesso l’elio era il metodo preferito perché con-
             siderato indolore, senza odori, senza colori, non infiammabile, poco costoso,
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             pulito,  veloce .  L’elio,  infatti,  se  respirato  in  grandi  quantità  può  causare  la
             morte  per  asfissia,  ma  in  modo  che  la  persona  non  avverta  dolore  fisico.
             Nell’auto insieme al cadavere, fu rinvenuto un foglio stampato del sito web con-
             tenente le istruzioni su come uccidersi.
                  Tuttavia, la facilità con cui la giovane abbia potuto accedere a queste infor-
             mazioni ha sollevato preoccupazioni riguardo alla responsabilità dei siti web nel
             monitorare i contenuti che potrebbero incitare a comportamenti estremi. Questa
             situazione ha evidenziato l’urgenza di una regolamentazione più rigorosa sulla
             diffusione di contenuti legati al suicidio, al fine di proteggere le persone vulne-
             rabili che potrebbero essere negativamente influenzate da tali informazioni.
                  Inoltre, la tragedia ha messo in luce l’importanza del supporto psicologico
             e di interventi tempestivi per coloro che stanno affrontando momenti difficili,
             al fine di prevenire atti autolesionistici e suicidi. Questo caso ha spinto le auto-
             rità, i legislatori e le piattaforme online a impegnarsi maggiormente nella preven-
             zione della diffusione di contenuti che potrebbero danneggiare la salute menta-
             le di individui già vulnerabili.


             5    K.E. Gallagher, D.M. Smith, P.F. Mellen, Suicidal asphyxation by using pure helium gas. Case report,
                  review, and discussion on the influence of  the Internet, in The American Journal of  Forensic Medicine and
                  Pathology, 24, 4, 2003, pp. 361-363.
             6    G. Ziccardi, L’odio online. Violenza verbale e ossessioni in rete.

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