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AURELIA 2008. LA MADRE DI TUTTE LE ESERCITAZIONI
dell’addestramento consisteva nel verificare l’effettivo trasferimento di conoscen-
ze e competenze dal piano teorico, sviluppato attraverso gli insegnamenti tecni-
co-professionali impartiti nei mesi precedenti, a quello pratico - operativo, verifi-
cando in un ambiente protetto, il livello di capacità e di prontezza dei discenti nel
fornire risposte adeguate ad una situazione di emergenza. Secondo l’impostazio-
ne conferita a tutta l’attività, vi erano anche degli obiettivi concorrenti, ovvero:
➣ consolidare l’iniziativa e il senso di responsabilità;
➣ verificare le capacità di redigere comunicazioni d’ufficio e atti di polizia
di giudiziaria;
➣ organizzare e gestire i rapporti con i media.
Fu una grossa sfida tenuto conto dell’eccezionalità dell’iniziativa, prima
nel suo genere, per durata, complessità degli esercizi diversificati e per l’elevato
numero di partecipanti.
Un estratto della matrice delle attivazioni e dei pacchetti d’ordine
(Fonte: archivio digitale autori)
3. La fase concettuale di pianificazione dell’Esercitazione
L’impianto ideativo e organizzativo dell’esercitazione Aurelia 2008 fu affida-
to alla cattedra di servizio di Stato Maggiore e Tecnica Professionale che - guidan-
do lunghe e complesse riflessioni tra i docenti militari nell’ambito di molteplici
riunioni informali avviate sin dall’autunno del 2007 - costruì la trama narrativa di
un evento operativo simulato, creando l’intelaiatura poi usata da tutte le cattedre
dell’ISPGM per proporre gli esercizi di rispettiva competenza.
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