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AURELIA 2008. LA MADRE DI TUTTE LE ESERCITAZIONI




                    Lo sviluppo delle attività della Scuola, l’affinamento degli esercizi previsti
               dall’esercitazione, una diversa valutazione dei tempi e gli impegni delle Autorità
               che avrebbero dovuto assistere alla giornata finale dell’esercitazione avrebbero
               modificato questo calendario.
                    Il supposto di prima stesura si avviava con “l’esplosione di una bomba nel
               portone  di  ingresso  di  uno  stabile  che  ospita  una  società  immobiliare  sotto
               estorsione che diviene l’innesco di una serie di eventi che consentono alle cat-
               tedre  dell’ISPGM  di  proporre,  nell’arco  di  una  settimana  addestrativa,  una
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               sequenza di 23 Attivazioni (tra cui 4 simulazioni)” .

               4.  Il supposto operativo adottato
                    Lo scenario simulato affinato, realmente usato nell’esercitazione, prevede-
               va l’esplosione notturna di un ordigno, collocato davanti agli uffici di una socie-
               tà che si occupava di edilizia pubblica e privata: l’esplosione provocava gravi
               danni,  coinvolgendo  anche  il  palazzo  attiguo  che  ospitava  una  Stazione
               Carabinieri distaccata e, tra gli effetti collaterali, si registrava anche il ferimento
               di due militari della Stazione e di due cittadini che dormivano negli stabili al
               momento dello scoppio. Nel corso delle attività investigative emergeva che il
               titolare della società era vittima di estorsione, con un danno economico già pati-
               to di oltre 120mila euro nel corso dell’ultimo anno, cui si era ribellato, interrom-
               pendo i pagamenti dopo che si erano manifestati ulteriori comportamenti ves-
               satori.
                    Il quadro di situazione proposto consentiva di attivare diverse simulazioni
               legate alle competenze in materia investigativa, professionale, logistica e ammi-
               nistrativa.
                    Lo scenario di riferimento era incentrato su un territorio realmente esi-
               stente nella periferia sud della Capitale. Pur usando cartografia reale, furono
               modificati i nomi delle aree urbane coinvolte, incentrate sulla fittizia Stazione
               Carabinieri di Creta (nella realtà Isola Sacra del comune di Fiumicino), inserita
               all’interno  della  Compagnia  Carabinieri  di  Sparta,  dipendente  dal  Comando
               Provinciale  di  Atene  (ordinativamente  strutturato  su  quattro  Compagnie
               Carabinieri; oltre a Sparta, anche Atene, Argo e Pergamo), tutti ricompresi nella
               Regione Carabinieri di Olimpia: la cartografia con le giurisdizioni (nella realtà


               3    Dieci della cattedra di Tecnica Professionale, sei di Tecniche Investigative, tre di Informatica,
                    uno di psicologia, uno di carattere disciplinare, uno di tipo logistico e uno di amministrazio-
                    ne; erano state fin da subito previste anche quattro simulazioni relative ad un interrogatorio,
                    alla gestione delle conseguenze di notizie di un Telegiornale che avrebbero diffuso allarme
                    sociale, al riconoscimento del colpevole e, infine, all’organizzazione di una conferenza stam-
                    pa con domande insidiose.

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