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AURELIA 2008. LA MADRE DI TUTTE LE ESERCITAZIONI
5. I corsi impegnati e l’organizzazione dei team di esercitazione
L’esperimento messo in atto nel corso della primavera 2008 coinvolse attiva-
mente oltre 170 ufficiali appartenenti al 25° corso d’Istituto per Capitani, al 14°
corso di Perfezionamento (Tenenti provenienti dall’Accademia Militare al 3° anno
di Applicazione), al 48° corso Applicativo (Sottotenenti provenienti di massima dai
Sottufficiali) e, infine, al 13° corso Formativo per ufficiali del Ruolo Tecnico
(Tenenti già in possesso di titolo di laurea destinati ai servizi tecnico - logistici e
amministrativi). Tali ufficiali rappresentavano gli attori principali dell’esercitazione a
cui si aggiungevano - come già detto - anche i giovani Sottotenenti del 186° e del
187° corso di Applicazione (rispettivamente 2° e 1° anno di Applicazione) con fun-
zioni di assistenza e supporto, previa suddivisione tra i diversi Comandi simulati.
Con questi ultimi, il numero totale degli ufficiali frequentatori coinvolti salì a 277.
Considerato il numero complessivo degli ufficiali impegnati, si rese necessario
organizzare trenta diversi comandi: dieci Comandi Provinciali, dieci Compagnie e
dieci NORM, allo scopo di costituire trenta gruppi di lavoro equilibrati, in grado di
agire efficacemente, con una composizione media di quattro/cinque ufficiali per cia-
scun livello della catena gerarchica simulata costituita per le necessità addestrative. Sulla
base di tale impostazione, furono costituite dieci diverse catene di comando fittizie (da
Alpha a Lima, ciascuna composta da un Comando Provinciale, una Compagnia, un
Nucleo Operativo e Radiomobile) in grado di permettere la simulazione realistica dei
compiti assegnati sulla base degli sviluppi inoltrati dalla DE - in modo distinto - in base
al livello gerarchico e nell’ambito delle competenze da verificare.
6. Le attivazioni a cura dei docenti militari
In fase di pianificazione era stato chiesto ai docenti militari di preparare le
attivazioni per sviluppare gli esercizi addestrativi attesi.
Complessivamente, al termine della fase concettuale, furono predisposte
sessantaquattro comunicazioni ripartite tra ventidue messaggi di aggiornamenti
di situazione e quarantadue attivazioni di tutte le cattedre, a fronte delle iniziali
ventitré definite già nel mese di febbraio .
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L’insieme delle comunicazioni - informalmente chiamate “pacchetti d’ordi-
ne” - insieme al supposto iniziale costruivano il quadro d’azione per i diversi
livelli gerarchici ingaggiati, reso via via più articolato man mano che trascorreva
il tempo, con l’obiettivo di indurre gli ufficiali in esercitazione ad elaborare docu-
menti e predisporre attività in linea con gli sviluppi di situazione che creavano
5 Anche il mero confronto delle slide proposte nel presente articolo evidenzia il complesso
lavoro di equilibratura del supposto coralmente sviluppato dagli insegnanti militari anche
sotto il profilo della valutazione del tempo concesso a ciascuna fase dell’esercitazione.
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