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OSSERVATORIO INTERNAZIONALE




                  L’Arma ha affinato, restando al passo coi tempi ed evolvendo parimenti
             nel corso degli anni, le regole d’ingaggio per il mantenimento dell’ordine e la
             sicurezza  pubblica  da  un  lato  e  per  l’azione  quale  Forza  Armata  dall’altro.
             Infatti, quest’ultimo aspetto è ciò che caratterizza l’Arma dei Carabinieri, ovve-
             ro  la  sua  duplice  veste  di  Forza  militare  di  polizia  elevata  a  rango  di  Forza
             Armata a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza.

             3.  Multidimensionalità e capacity building: il CoESPU
                  Nel corso degli anni le esperienze, l’impegno profuso e le capacità adattive
             del personale hanno permesso ai Carabinieri di dimostrarsi operatori altamente
             addestrati con una profonda expertise in operazioni di de-escalation. Nell’attuale
             contesto, l’Arma dei Carabinieri, il cui operato professionale, nell’espletamento
             quotidiano dei propri compiti, prevede valutazioni ponderate in rapporto al sin-
             golo evento, deve confrontarsi quotidianamente con situazioni ad alto impatto
             fisico e psicologico. La gestione degli interventi deve essere ponderata e sempre
             ben valutata. Il militare si confronta sempre più spesso con una realtà che lo
             pone di fronte a scelte complesse da prefigurare in un breve lasso di tempo, non
             più quindi mero esecutore di ordini, ma professionale conoscitore delle norme
             e delle interazioni umane, interprete di una situational awareness che riflette una
             realtà sempre più multidimensionale ed interconnessa.
                  Le capacità professionali e umane acquisite nel tempo, si sono riverberate
             nell’ampio riconoscimento che è attribuito all’Arma, sia in ambito nazionale che
             internazionale; in particolare, vi è una diffusa positiva valutazione delle capacità
             adattive in situazioni di co-working, soprattutto in aree joint e combined; esempio
             significativo  di  tali  specificità  è  il  consolidato  rapporto  di  cooperazione  che
             l’Arma vanta con i Dipartimenti di Stato e della Difesa degli Stati Uniti, i quali
             secondo Jen Pullman, capo della divisione per il rafforzamento delle capacità nelle
             operazioni di pace del Dipartimento di Stato americano “il partenariato duraturo
             con il CoESPU, consente agli Stati Uniti di attingere alla profonda conoscenza e
                                                                                     16
             alla solida esperienza italiana nel settore delle forze di polizia per la stabilità” .
                  Rientra in questo quadro di “intese tecniche”, finalizzate alla cooperazione in
             attività formative, l’istituzione del CoESPU, con sede a Vicenza, una struttura di col-
             laborazione combined siglata con gli US Departments of  State (2005) e Defence (2014).
                  La costituzione del CoESPU si affianca a consolidati protocolli di addestra-
             mento adottati dall’Arma in ambiti nazionali e sovranazionali; la NATO stessa
             ha affidato ai Carabinieri l’elaborazione della dottrina per la cosiddetta “polizia


             16   Cfr. https://formiche.net/2023/02/carabinieri-army-peacekeeping-italia-usa/.

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