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DOTTRINA




             1.  Destrutturazione della “corruzione”
                  La corruzione è un fenomeno complesso, che investe numerose dimen-
             sioni dell’agire umano e si manifesta in forme molto differenziate , talora appe-
                                                                           1
             na percepibili a dispetto di un profondo radicamento sociale. In parallelo col
             crescente interesse maturato negli ultimi anni, il dibattito accademico ha assun-
             to via via toni divergenti sull’esatta definizione da attribuire a questa particolare
             declinazione della pratica umana, nonché sull’esatta collocazione nel panorama
             delle discipline giuridiche o latu sensu criminologiche al cui interno porvi l’abbri-
             vio di una ricerca universale. E in effetti tale dibattito non si è ancora sopito.
                  È quindi utile decidere di fondare una tesi sulla concettualizzazione offer-
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             ta, tra gli altri, dal glossario di Transparency International , laddove la corruzione si
             definisce quale l’abuso per fini privati di un potere affidato. Tale scelta definitoria
             appare  quella  più  convincente  per  la  propria  portata  prismatica,  ed  è  anche
             quella che si rinviene nel (primordiale) Piano Nazionale Anticorruzione 2013,
             in cui si sintetizza che la corruzione è da intendersi l’abuso da parte di un soggetto
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             del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati .
                  Decostruendole, definizioni di questo tipo poggiano sulla constatazione -
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             evinta dalle scienze sociali - che, per esservi una pratica sociale definibile come
             “corruzione”, le pre-condizioni debbano essere almeno tre:
                  a. la delega di poteri da un attore (individuale o collettivo), cosiddetto prin-
             cipale (che poi è il cittadino  o lo Stato), ad un altro attore, cosiddetto agente (il fun-
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             zionario pubblico), per curare risorse e realizzare gli interessi del principale. La
             conseguenza diretta dell’affidamento del potere provoca un’asimmetria informa-
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             tiva tra le parti , dal momento che solo una di queste ha, di fatto, la conoscenza
             1    Così,  L.  Picci,  A.  Vannucci,  Lo  Zen  e  l’arte  della  lotta  alla  corruzione,  Altraeconomia,  San
                  Giuliano Milanese (MI), 2018, p. 15.
             2    Transparency International è un’associazione non governativa, non a scopo di lucro, con sede a
                  Berlino, che dal 1993, data della sua fondazione, è impegnata sull’analisi del fenomeno in
                  commento su scala mondiale. Tra i contributi, particolarmente importante è il c.d. Corruption
                  Perception Index (CPI), che costituisce una cifra imprescindibile per la lettura internazionale
                  dei dati relativi alla “corruzione percepita” (cfr. Home - Transparency.org).
             3    Vds. Piano Nazionale Anticorruzione 2013, p. 13. Sulla portata internazionale della formula cfr.
                  anche G. Tartaglia Policini, La corruzione tra realtà e rappresentazione, Minerva ed., Bologna, 2018, p. 68.
             4    Vds., E. C. Banfield, Corruption as a feature of  governmental organization, in The Journal of  Law and
                  Economics,  18(3),  pp.  587-605;  S.  Rose  Ackerman,  Corruption:  A  Study  in  Political  Economy,
                  Academic Press, New York, 1978, pp. 61-63; A. Pizzorno, La corruzione nel Sistema politico, in
                  D.  Della  Porta,  Lo  scambio  occulto,  Il  Mulino  ed.,  Bologna,  1992,  pp.  13-74;  A.  Vannucci,
                  Atlante della corruzione, Ed. Gruppo Abele, Torino, 2009, pp. 24 e ss.
             5    Per questa ricostruzione interpretativa, vds. R. Cantone, E. Carloni, La prevenzione della corru-
                  zione e la sua Autorità, in Diritto Pubblico, 3/2017, p. 910 e ss.
             6    Cfr., tra gli altri, D. Della Porta - A. Vannucci, Mani Impunite - vecchia e nuova corruzione in Italia,
                  Laterza ed., 2007, laddove si rinviene che la radice comune della corruzione nell’ambito delle
                  attività burocratiche e di controllo è l’inevitabile incertezza nella definizione, applicazione e

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