Page 48 - Rassegna 2024-3
P. 48

DOTTRINA




                    per le operazioni finanziarie effettuate al di fuori di un rapporto conti-
             nuativo (cosiddetti “operazioni extra conto”), gli elementi relativi ai dati identi-
             ficativi dei soggetti che le effettuano, per conto proprio o a nome di terzi.
                  Non di minore importanza sono le informazioni desumibili dalle segnala-
             zioni di operazioni sospette e dello scambio informativo tra Financial Intelligence
             Unit (F.I.U.), di cui al d.lgs. n. 231 del 2007, laddove in Italia è stata istituita
             l’Unità di Informazione Finanziaria presso la Banca d’Italia, seppure dotata di
             piena autonomia operativa e decisionale.
                  Con riguardo alle investigazioni da condurre a livello transnazionale, ricor-
             re in ausilio il Regolamento UE/2018/1805, che ha istituito un sistema europeo
             per il congelamento e la confisca dei proventi da reato e dei beni strumentali
             alla loro commissione, basato sul principio del mutuo riconoscimento dei prov-
             vedimenti giudiziari .
                                100
                  Ciò posto, per l’esecuzione di provvedimenti ablativi all’estero si ricorre
             alla cooperazione giudiziaria, attraverso il canale EUROJUST se in ambito UE,
             oppure attraverso l’avvio di attività rogatoriali, se in ambito extra UE.

             6.3. Blocco e sequestro finalizzato alla confisca dei saldi attivi
                  All’esito delle attività di individuazione di tutte le disponibilità finanziarie
             - oggetto di possibile ablazione - la polizia giudiziaria richiede alla Procura della
             Repubblica, con apposita nota riepilogativa, la possibilità di emettere un ordine
             di esibizione di documentazione bancaria, blocco dei saldi attivi con contestuale
             indicazione degli eventuali vincoli in essere, da notificare agli intermediari ban-
             cari e finanziari interessati. Tale passaggio risulta di fondamentale importanza
             per definire preliminarmente l’ammontare delle risorse disponibili e calibrare,
             in ragione dei beni da sottoporre a sequestro preventivo, la prosecuzione delle
             attività.
                  Successivamente, una volta individuate le risorse attive, la polizia giudizia-
             ria chiede al pubblico ministero di avanzare al giudice competente la richiesta di
             emissione di precipuo decreto di sequestro preventivo e, una volta disposto,
             procede alla redazione dei relativi verbali. Tale sequestro viene - di massima -
             operato nelle sedi degli istituti bancari e finanziari, ove sono stati radicati i rap-
             porti interessati dal provvedimento ablatorio, alternativamente, si può procede-
             re a mezzo P.E.C.
                  Nell’ipotesi in cui, all’esito degli accertamenti in disamina, vengano indivi-
             duati degli immobili di proprietà o nella disponibilità del soggetto investigato,


             100  Cfr. in https://uif.bancaditalia.it/homepage/index.html.

             46
   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52   53