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LA FUNZIONE DEL CONTROLLO INDIPENDENTE DELLA CORTE DEI CONTI
Lo è di più per Cicerone il quale desiderava completare la iniziata specu-
lazione sul tema dell’etica, avviata con il De finibus bonorum et malorum e con le
Tusculanae disputationes.
D’altra parte, egli sente di essere il difensore degli ideali repubblicani e
vede che in un periodo di stravolgimenti, come quello succedutosi al crollo dei
suoi ideali politici, il concetto di “dovere” del bonus civis si trova a dover essere
in perpetuo contrasto con una realtà politico-militare diversa da quella da lui
auspicata, diversa comunque da quella tradizionale.
Da qui il desiderio di Cicerone di dettare al figlio Emilio - e insieme di
ricordare a tutti i boni cives - i punti fermi in materia con un saggio a lui espres-
samente dedicato.
Arriva, infatti, il tempo, nella vita di un Uomo, di riaffermare, nel momen-
to del maggior disastro e nella piena consapevolezza dei nuovi connotati assunti
dalla realtà politica, valori e idealità altissimi, nei quali si è creduto e per i quali
ci si è costantemente battuti.
Il De Officiis diventa, anche ai nostri occhi, un chiaro esempio di questa
volontà, fermo restando il fatto che diversi sono i modi, nelle diverse epoche,
di perseguire tale obiettivo.
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