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DOTTRINA
Gli utenti delle piattaforme online dovrebbero essere resi consapevoli dei
potenziali pericoli legati al falso senso di sicurezza offerto dalle reti online «priva-
te», in quanto anche in questi casi si possono eseguire, ad esempio, screenshot dei
contenuti, o rendere i contenuti visibili all’esterno tramite specifiche impostazioni.
Accanto alle campagne di sensibilizzazione, sono necessari interventi in un’ot-
tica multidimensionale e multidisciplinare: regolamentazioni migliori, ma anche
strumenti tecnologici per aiutare a tracciare i comportamenti più rischiosi, ideal-
mente creando un sistema di allerta e riflessione per gli utenti; allo stesso tempo, una
migliore comprensione delle dinamiche interne alle comunità online e delle motiva-
zioni di coloro che condividono le foto può aiutarci a creare dei sistemi di controllo
informale, tramite amministratori e moderatori dei gruppi di social media ad esem-
pio, potenzialmente capaci di intervenire con modalità socialmente più efficaci.
6. Come arginare il fenomeno
Al fine di arginare il fenomeno, si sono espressi a riguardo diverse asso-
ciazioni, in diverse parti del mondo.
Tra le diverse associazioni vi è quella dei pediatri americani. L’American
Academy of Pediatric nel corso della conferenza annuale tenutasi a San Francisco
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ha presentato uno studio meso a punto da Bahareth Keith e Stacey Steinberg,
rispettivamente una pediatra ed una docente di legge dell’Università della
Florida, che hanno varato le sette regole da applicare nell’uso di materiale con-
diviso, nello specifico:
a. familiarizzare con le policies, le regole relative alla privacy dei vari siti in
cui si vogliono condividere foto o informazioni;
b. creare un alert che invia una notifica ogni volta che il nome del proprio
bimbo appare in un risultato di un motore di ricerca;
c. non condividere pubblicamente informazioni relative al comportamen-
to del bambino;
d.essere molto cauti nell’inserire la localizzazione quando si “postano” la
foto del minore;
e. dare il “potere di veto” su immagini, informazioni e tutto ciò che riguar-
da il minore;
f. non postare immagini che lo mostrino in qualsiasi stato di nudità;
g. prendere sempre in considerazione l’effetto che la condivisione può
avere sul benessere attuale e futuro del bambino.
9 https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_bambini/la_crescita/2016/10/25/sette-
regole-doro-per-condividere-foto-e-informazioni-bambini-sui-social_e865f82e-9b1f-11e6-9836-
00505695d1bc.html
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