Page 109 - Rassegna 2024-2
P. 109

LO SFRUTTAMENTO DELL’AMBIENTE COME ARMA IBRIDA



                    Possiamo  portare  ad  esempio  il  traffico  illegale  di  carbone  di  legna  in
               Somalia che finanzia il gruppo di Al-Shabaab e che ha favorito la deforestazione
               e ha accelerato il fenomeno erosivoe di diminuita fertilità del suolo generando un
               grave problema alimentare per le comunità. Le attività criminali così condotte
               rendono di fatto inutilizzabili risorse strategiche per la sopravvivenza della popo-
               lazione:  attaccando  e  bloccando  l’accesso  ai  nodi  chiave  dei  sistemi  critici,  gli
               aggressori possono sfruttare le principali vulnerabilità ed essere in grado di inde-
               bolire quelle componenti gestionali, amministrative e decisionali che rendono il
               sistema capace di riprendersi da una crisi: quindi compromettendone la resilienza.
                    La più recente invasione russa dell’Ucraina e in particolare l’occupazione
               della più grande centrale nucleare d’Europa, costituisce un preoccupante esem-
               pio di minaccia ambientale, nello specifico di paventato disastro radiologico
               causato da un’incursione in tempo di guerra in una centrale nucleare in funzio-
               namento. La Russia sta effettivamente utilizzando l’impianto di Zaporizhzhia
               come  arma  nucleare  per  minacciare  indirettamente  non  solo  gli  ucraini  ma
               anche diversi altri paesi europei, in particolare nell’Europa centrale e orientale .
                                                                                          7
               Di conseguenza, da quanto fin ora esposto, è deducibile che la militarizzazione
               dell’ambiente può essere delineata come multiple threat: le connessioni con il ter-
               ritorio e il depauperamento delle risorse che coinvolgono flora e fauna rappre-
               sentano il fondamento per espandere ulteriori attività criminali.

               3.  Lo Stability Policing a presidio della governance ambientale
                    Affrontare una guerra non lineare e scenari caratterizzati da estrema incer-
               tezza con la consapevolezza crescente di dover far fonte a minacce ibride richie-
               de approcci e misure straordinarie. In un contesto così complesso, come parte
               della soluzione del processo di pace, lo Stability Policing costituisce potenzial-
               mente una risposta innovativa che oltrepassa un approccio tradizionale, pura-
               mente militare. Si tratta di uno strumento adattivo e flessibile che potrebbe
               offrire  risposte  diverse  nell’ambito  di  un  approccio  strategico  globale  per
               affrontare  complessità  emergenti  dettate  da  fattori  concomitanti.  Trovando
               attuazione nei teatri operativi più complessi, la Stability Policing è parte del pro-
               cesso di stabilizzazione e ricostruzione.
                    La peculiarità risiede nella capacità delle forze di gendarmeria di integrare
               il contesto strettamente militare con quello civile delle forze di polizia.
                    La Stability Policing viene definita (NATO) come un insieme di attività di poli-
               zia «finalizzate a rinforzare (reinfocement) o sostituire (replacement) temporaneamente

               7    Éléonore  Daxhelet,  The  Weaponisation  of   the  environment  in  the  war  in  Ukraine,  Finabel-The
                    European Army Interoperability Centre, Giugno 2023.

                                                                                        107
   104   105   106   107   108   109   110   111   112   113   114