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LO SFRUTTAMENTO DELL’AMBIENTE COME ARMA IBRIDA
Possiamo portare ad esempio il traffico illegale di carbone di legna in
Somalia che finanzia il gruppo di Al-Shabaab e che ha favorito la deforestazione
e ha accelerato il fenomeno erosivoe di diminuita fertilità del suolo generando un
grave problema alimentare per le comunità. Le attività criminali così condotte
rendono di fatto inutilizzabili risorse strategiche per la sopravvivenza della popo-
lazione: attaccando e bloccando l’accesso ai nodi chiave dei sistemi critici, gli
aggressori possono sfruttare le principali vulnerabilità ed essere in grado di inde-
bolire quelle componenti gestionali, amministrative e decisionali che rendono il
sistema capace di riprendersi da una crisi: quindi compromettendone la resilienza.
La più recente invasione russa dell’Ucraina e in particolare l’occupazione
della più grande centrale nucleare d’Europa, costituisce un preoccupante esem-
pio di minaccia ambientale, nello specifico di paventato disastro radiologico
causato da un’incursione in tempo di guerra in una centrale nucleare in funzio-
namento. La Russia sta effettivamente utilizzando l’impianto di Zaporizhzhia
come arma nucleare per minacciare indirettamente non solo gli ucraini ma
anche diversi altri paesi europei, in particolare nell’Europa centrale e orientale .
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Di conseguenza, da quanto fin ora esposto, è deducibile che la militarizzazione
dell’ambiente può essere delineata come multiple threat: le connessioni con il ter-
ritorio e il depauperamento delle risorse che coinvolgono flora e fauna rappre-
sentano il fondamento per espandere ulteriori attività criminali.
3. Lo Stability Policing a presidio della governance ambientale
Affrontare una guerra non lineare e scenari caratterizzati da estrema incer-
tezza con la consapevolezza crescente di dover far fonte a minacce ibride richie-
de approcci e misure straordinarie. In un contesto così complesso, come parte
della soluzione del processo di pace, lo Stability Policing costituisce potenzial-
mente una risposta innovativa che oltrepassa un approccio tradizionale, pura-
mente militare. Si tratta di uno strumento adattivo e flessibile che potrebbe
offrire risposte diverse nell’ambito di un approccio strategico globale per
affrontare complessità emergenti dettate da fattori concomitanti. Trovando
attuazione nei teatri operativi più complessi, la Stability Policing è parte del pro-
cesso di stabilizzazione e ricostruzione.
La peculiarità risiede nella capacità delle forze di gendarmeria di integrare
il contesto strettamente militare con quello civile delle forze di polizia.
La Stability Policing viene definita (NATO) come un insieme di attività di poli-
zia «finalizzate a rinforzare (reinfocement) o sostituire (replacement) temporaneamente
7 Éléonore Daxhelet, The Weaponisation of the environment in the war in Ukraine, Finabel-The
European Army Interoperability Centre, Giugno 2023.
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