Page 29 - Rassegna 2024-1
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L’INFILTRAZIONE EPIDEMICA DELLE HOLDING MAFIOSE
                                       LA DOCUMENTAZIONE ANTIMAFIA




                    L’imprenditore subordinato subisce il dominio della mafia, essi pagano la
               protezione mafiosa senza ricevere in cambio nulla di concreto se non una garanzia, peraltro
               del tutto provvisoria, di poter semplicemente continuare a svolgere la propria attività e si sen-
               tono completamente indifesi di fronte alla mafia, anche perché il più delle volte hanno potuto
               verificarne, subendone direttamente le conseguenze, la potenza militare […] non solo devono
               pagare la protezione ai mafiosi, ma devono ottenere la loro autorizzazione per poter svolgere
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               la propria attività .
                    L’imprenditore “colluso” (invece) imposta la sua relazione con la mafia sul
               reciproco interesse: può negoziare i termini del patto di protezione, trasfor-
               mando in vantaggio ciò che per le altre imprese diventa un ostacolo.
                    Gli imprenditori collusi vanno divisi a loro volta in due sottocategorie : gli
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               “strumentali” e i “clienti”. I primi generalmente provengono da territori non
               tradizionalmente  caratterizzati  da  radicamento  mafioso;  si  tratta  spesso  di
               aziende di grandi dimensioni (edilizia, costruzioni, appalti pubblici…) con le
               quali l’organizzazione mafiosa crea un rapporto occasionale, ad esempio per
               assicurarsi la vittoria di gare d’appalto in modo da poter conseguentemente vei-
               colare subappalti e acquisti di materiali verso operatori economici affiliati. I
               secondi (i “clienti”) intrecciano stabilmente la loro attività imprenditoriale con
               la mafia, attraverso una cooperazione continua e la vicendevolezza dei vantaggi:
               l’impresa, nel tempo e in modo graduale, attraverso un processo di compene-
               trazione, finisce per identificarsi nell’organizzazione criminale, legando ad essa
               il suo destino.

               1.1. L’approdo giurisprudenziale
                    La giurisprudenza , in base al ruolo assunto dalla mafia, distingue l’impre-
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               sa mafiosa “originaria”, l’impresa “di proprietà del mafioso” e l’impresa “a par-
               tecipazione mafiosa”:
                      la prima è incentrata sulla figura dominante del fondatore, soggetto
               intraneo  all’organizzazione,  che  la  gestisce  direttamente  con  metodo
               mafioso;
                      la  seconda  è  diretta  da  un  mafioso  con  identico  metodo  sia  pure
               attraverso un formale prestanome;
                      nella terza il titolare è estraneo all’associazione ma non è un mero
               prestanome perchè rappresenta anche i propri interessi.


               3    Sciarrone  R.,  Mafie  vecchie,  mafie  nuove.  Radicamento  ed  espansione,  nuova  edizione  riveduta  e
                    ampliata, Roma, Donzelli editore, 2009, p. 71.
               4    Ibidem.
               5    Cass. pen., Sez. V, Sent. 1° aprile 2020, n. 10983.

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