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DOTTRINA




             1.  Introduzione
                  Il  Piano  nazionale  di  Ripresa  e  Resilienza  (PNRR)  rappresenta,  come
             noto, parte di una più ampia e ambiziosa strategia per l’ammodernamento del Paese che
             mette a disposizione, a tal fine, le ingenti risorse destinate all’Italia nell’ambito
             del programma Next Generation EU (NGEU), alle quali si aggiungono quelle del
             Piano nazionale per gli investimenti complementari.
                  Il Procuratore Nicola Gratteri, durante il convegno Fondi Pnrr, sviluppo ter-
             ritoriale, emergenza mafie che si è tenuto nel Castello Lancellotti presso il comune
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             di Lauro , pone (nuovamente) l’accento sul pericolo rappresentato dall’infiltra-
             zione mafiosa in relazione all’attuazione del PNRR: sono almeno quattro anni che
             ascoltiamo intercettazioni in cui i mafiosi discutono su come poter mettere le mani sui fondi
             Pnrr.
                  Sono amministratori pubblici e imprenditori compiacenti spesso a favori-
             re l’espansione del controllo mafioso sulla gestione dei fondi: i primi, perché
             talvolta più inclini a soddisfare l’interesse personale rispetto a quello generale; i
             secondi, nella considerazione che i risultati giudiziari degli ultimi decenni dimo-
             strano che è nel mondo dell’edilizia e dell’imprenditoria che ‘Ndrangheta e Camorra fanno
                                                                             2
             affari nel nord Italia dagli anni ‘70, anche grazie a imprenditori compiacenti .

             2.  Il rapporto mafia-impresa
                  I risultati giudiziari degli ultimi anni dimostrano che la criminalità organiz-
             zata ha abbandonato i tratti militari e predatori per farsi impresa politico-crimi-
             nale;  partecipando  in  modo  occulto  nelle  compagini  societarie  o  facendosi
             direttamente imprenditore le organizzazioni mafiose infiltrano il tessuto econo-
             mico compromettendone la stabilità.
                  Il rapporto mafia-impresa si atteggia in diversi modi a seconda che l’im-
             prenditore sia subordinato o colluso con l’organizzazione criminale.
                  Tale rapporto, nella realtà, si materializza in:
                  a)imprese che soggiacciono a pretese estorsive;
                  b)imprese costrette a cooperare commercialmente o entrare in società con
             aziende mafiose in affari ritenuti remunerativi per il sodalizio criminale;
                  c)imprese che pattuiscono accordi mutuamente vantaggiosi con l’impresa
             mafiosa per sbaragliare la concorrenza assicurandosi condizioni di accesso al
             mercato più favorevoli, profitti più consistenti e l’accaparramento di commesse
             ed appalti altrimenti inaccessibili.

             1    https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/306-giustizia/95014-gratteri-men-
                  tre-l-italia-non-e-pronta-al-pnrr-la-mafia-si-organizza-per-metterci-le-mani.html.
             2    Ibidem.

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