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LIBRI




               Il libro indaga con profondità le questioni dell’avvio e mette in luce le difficoltà
             e talvolta gli scoramenti di molte ispettrici e assistenti che in quegli anni affronta-
             rono con convinzione e passione la professione in uniforme.
               Ancillari rispetto le attività degli altri corpi di polizia, esse erano relegate a un
             ruolo che appariva più vicino alla funzione di assistente sociale che di polizia vera
             e propria. Nonostante queste evidenti limitazioni e molte altre, coloro che indos-
             sarono la divisa confezionata dalle Sorelle Fontana (p. 91) riuscirono a crescere
             professionalmente e lentamente e ad ottenere il riconoscimento sia del lavoro svol-
             to, sia della necessaria equiparazione stipendiale e di avanzamenti ai funzionari e
             agenti dell’altro sesso.
               La necessità di rivedere e aggiornare la legge Dal Canton si arenò nella più gran-
             de discussione della riforma che sfociò poi nella legge 121/1981 che soppresse i
             corpi preesistenti e diede vita alla Polizia di Stato. Proprio negli anni precedenti la
             riforma, le “poliziotte” fecero sentire le loro voci che, finalmente, entrarono nel
             più ampio processo di democratizzazione di quel periodo.
               Il testo è strutturato su cinque capitoli: La genesi della polizia femminile nel
             contesto  internazionale;  La  costituzione  della  polizia  femminile.  Il  dibattito  tra
             Parlamento e società; Per una storia istituzionale del Corpo. Tra limitazione dei
             poteri e ampliamento delle funzioni; La sfida della modernizzazione nei lunghi
             anni  Settanta;  Le  rappresentazioni  della  polizia  femminile  tra  anni  Sessanta  e
             Settanta.
               Vogliamo ricordare infine che la Professoressa Azara ha anche pubblicato L’uso
             “politico”  del  corpo  femminile.  La  legge  Merlin  tra  nostalgia,  moralismo  ed  emancipazione
             (Carocci 2017); I sensi e il pudore. L’Italia e la rivoluzione dei costumi (1958-68) (Donzelli
             2018), nonché è stata curatrice del volume La donna delinquente e la prostituta. L’eredità
             di Lombroso nella cultura e nella società italiane (Viella 2019).
               Si tratta di un lavoro importante che riesce ad analizzare le diverse prospettive
             che hanno ruotato intorno al nuovo Corpo dello Stato, aiutando a comprendere il
             lavoro svolto da tante colleghe della Polizia Femminile.

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                                                                           Flavio Carbone






















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